Teggiano candidata a Capitale Italiana della Cultura 2021: Conantonio D’Elia: “Un dovere morale proporsi”

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“La candidatura della città d’arte di Teggiano a Capitale Italiana della Cultura 2021, nasce semplicemente dalla volontà di dare il giusto rilievo a capacità acquisite dal territorio sul tema delle iniziative culturali, ruolo che recita ininterrottamente e da protagonista da oltre vent’anni, sia in Campania che sull’intero territorio nazionale”. Spiega così, il consigliere delegato alla cultura del Comune di Teggiano, Conantonio D’Elia la motivazione che ha spinto il meraviglioso borgo guidato da Michele Di Candia, a candidarsi tra circa 300 città d’Italia, tra cui anche Padula, a capitale Italiana della Cultura 2021.  “Teggiano, infatti, continua D’Elia, si ricorda e si riconosce per iniziative passate , tra cui la Biennale d’Arte Sacra, l’Estate a Teggiano, le mostre di Guttuso e di Leopardi,  le iniziativa recenti: tra cui il festival Jazz, il Flute Festival e quelle attuali: prima tra tutte la  manifestazione medievale de “Alla Tavola della Principessa Costanza”, nonché per gli impianti culturali stabili già presenti : i musei diocesani, il museo delle erbe Viridarium, il museo della civiltà contadina, il museo di San Cono, il museo della musica in allestimento. Ricordiamo,aggiunge il consigliere comunale di Teggiano,  pure le manifestazioni culturali ed artistiche all’avanguardia di Bacas, nonché le installazioni del museo Madre di Napoli ora presenti nel Complesso Monumentale della Santissima Pietà e nel Castello Macchiaroli. L’intento, insomma, è creare cultura nuova e renderla fruibile insieme alla valorizzazione di quella presente, senza campanilismi ma in una ottica di competizione che può avere un unico e solo senso ed ossia la tutela e la promozione tout court della cultura in sè”.

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