Svuotò i libretti dei correntisti ad Aquara per 266mila euro: respinto il ricorso della ex direttrice

La Guardia di Finanza di Salerno ha dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Riesame del Tribunale di Salerno nei confronti di una ex dipendente delle Poste italiane che in qualità di direttrice e unica impiegata dell’ufficio di Aquara la quale carpendo la buona fede dei piccoli risparmiatori si è appropriata nel tempo di 266mila euro. In particolare, l’indagata ha compiuto negli anni, reiterate operazioni illecite e fraudolente su libretti di risparmio e buoni fruttiferi postali che hanno portato al depauperamento e in alcuni casi al completo svuotamento dei depositi intestati perlopiù a persone anziane o in gravissime condizioni di salute, le quali avevano poca familiarità con la gestione dei rapporti finanziari e postali dematerializzati di cui l’infedele dipendente ha cinicamente – secondo le forze dell’ordine – approfittato.

In un caso, inoltre, è emerso che la direttrice ha eseguito operazioni post mortem di un correntista relative alla gestione di un prodotto finanziario con conseguenti appropriazioni illecite compiute su libretto postale dematerializzato e sul conto corrente instestati a una persona deceduta.

L’esecuzione della misura cauterale giunge dopo l’accoglimento all’appello proposto dal pm contro l’ordinanza di rigetto di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Salerno il 12 luglio scorso. Il 19 dicembre la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso.

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