Studenti del Cicerone in visita al campo d’internamento a Ferramonti di Tarsia per la Giornata della Memoria

In occasione della Giornata della Memoria, una rappresentanza degli studenti dei sei indirizzi dell’IIS “M.T.Cicerone”di Sala Consilina, sono stati accompagnati dai propri docenti presso il campo d’internamento a Ferramonti di Tarsia (Cs) per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte e coloro che si sono opposti ai progetti di sterminio a rischio della propria vita. Il campo di Ferramonti, unico in Europa e in Italia, rappresenta il lager della salvezza e della speranza in quanto tutti gli internati scamparono alla morte, grazie alla bontà del direttore Paolo Salvatore e all’altruistico operato della popolazione del luogo.

Per la Giornata della Memoria  la Prefettura di Cosenza ha promosso e sostenuto, nell’intero territorio provinciale, iniziative rievocative al fine di trasmettere alle nuove generazioni il ricordo affinché la storia sia di monito all’agire presente contro ogni forma di intolleranza e di discriminazione.

Al convegno, costellato da numerosi interventi, erano presenti autorità civili, politiche e religiose del posto, di particolare interesse sono risultati : la video-intervista a Riccardo Ehrman, giornalista ANSA internato presso l’ex campo di concentramento Ferramonti e la Presentazione del libro “Ferramonti: salvation behind the barbed wire” (“Ferramonti: la salvezza dietro il filo spinato”) scritto dall’internato David Henryk Ropschitz 1982,  a cura di Yolanda Ropschitz-Bentham, figlia dell’autore. Nel corso della giornata, all’interno della manifestazione, particolare attenzione hanno suscitato le testimonianze di familiari di deportati, tra gli altri,Yolanda Ropschitz-Bentham, Ingeborg Friedmann e i fratelli Walter e Pina Brenner figli di Gustav Brenner, internato presso il campo di Ferramonti.

Toccante e carico di emozioni il momento della deposizione della Corona al Monumento dedicato agli ex internati e la consegna da parte del Prefetto della provincia di Cosenza, dott.ssa Cinzia Guercio, delle Medaglie d’Onore a quattro familiari di cittadini italiani deportati nei lager nazisti e residenti nella provincia cosentina.

 

Alla fine della manifestazione il docente Pietro Loguercio del Cicerone ha consegnato una targa al sindaco di Tarsia Roberto Ameruso dedicata allo staff del campo d’internamento con la citazione “Solo chi serve con amore sa custodire”.

“I giorni della Memoria” è il tema degli appuntamenti programmati dal 20 gennaio al 28 marzo presso il campo d’internamento Ferramonti Di Tarsia, patrocinati dal Comune di Tarsia, dal Consiglio regionale della Calabria, Comunità Ebraica di Napoli, Società Dante Alighieri e le associazioni: I parchi letterari, Shavei Israel, Memory Art.

Programma di lunedì 27 gennaio 

La giornata è iniziata con la celebrazione religiosa e deposizione corona al monumento dedicato agli internati di Ferramonti,Don Natale Caruso – Parroco di Tarsia, Roque Pugliese – Comunità Ebraica di Napoli.

Saluti e Interventi di Roberto Ameruso – Sindaco di Tarsia Anna Laura Orrico – Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali e per il turismo, S.E. d.ssa Cinzia Guercio – Prefetto di Cosenza, Don Giuseppe Straface – Vicario Generale Arcidiocesi di Rossano Cariati

Roque Pugliese – Consigliere della Comunità Ebraica di Napoli e Referente per la Regione Calabria. Pina e Walter Brenner – Figli di Gustav Brenner internato a Ferramonti. Maria Cristina Parise Martirano – Presidente del Comitato Dante Alighieri di Cosenza. Stanislao De Marsanich – Presidente I Parchi Letterari. Serena Sgrò – Funzionario Polo culturale Mattia Preti Consiglio Regionale della Calabria. Antonino Mallamaci – Funzionario CORECOM Calabria. Serena Colonna – Segretario generale ANPPIA.  Anna Golotta – Presidente Associazione Culturale Virginia Holper Monis. Presentazione della video-intervista a Riccardo Ehrman, internato nel campo di Ferramonti, a cura di Teresina Ciliberti, Roberto Cannizzaro e Simona Celiberti. Consegna delle medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager, alla presenza di S.E. Prefetto di Cosenza, d.ssa Cinzia Guercio

Nel pomeriggio: Presentazione del libro “Ferramonti: salvation behind the barbed wire”, scritto dall’internato David Henryk Ropschitz, a cura di Yolanda Ropschitz-Bentham, figlia dell’autore.

Saluti e Interventi di Roberto Ameruso – Sindaco di Tarsia

Yolanda Ropschitz-Bentham – Testimone. Ingeborg Friedmann – Testimone Luna Cecilia Kwok – Testimone, “I cinesi in Italia durante il fascismo”. Cinzia Robbiano – Ricercatrice

Teresina Ciliberti – Consulente letterario del Comitato Dante Alighieri di Cosenza.

Fra gli internati di Ferramonti, alcuni di loro divennero molto famosi in svariati campi.

Allan Herskovich , nativo di Zagabria; prima della seconda guerra mondiale rappresentò la Jugoslavia in tre campionati mondiali di tennis-tavolo. Imi Lichtenfeld, è in assoluto fra i più famosi personaggi delle arti marziali e fondatore del metodo di combattimento e autodifesa chiamato Krav Maga. Michel Fingesten è considerato il più grande artista degli ex-libris della storia e il più rilevante incisore del 1900. Metà austriaco e metà italiano, studiò a Vienna insieme ad Oskar Kokoschka di cui fu molto amico. Evangelos Averoff Tossizza faceva parte del gruppo dei greci non ebrei internati a Ferramonti. Nel dopo guerra fu un importante uomo politico greco e ricoprì per molti anni la carica di ministro della difesa. Ernst Bernhard berlinese, divenne medico e psichiatra e fu un importante allievo di Carl Gustav Jung a Zurigo. Aderì alla teoria junghiana aggiungendo un suo personale indirizzo teosofico ed esoterico. Moris Ergas ebreo greco, fu uno dei più importanti produttori cinematografici degli anni ‘60. David Mel medico jugoslavo, fu più volte candidato al premio Nobel della medicina per il proprio paese per la scoperta del vaccino per la dissenteria.  A Ferramonti lavorò come cuoco.   Alfred Wiesner ingegnere jugoslavo che nel 1942 si rifugiò in Italia dove fu portato a Ferramonti. Dopo la liberazione di Ferramonti divenne un partigiano con le truppe alleate. Alla fine della guerra, per la sua collaborazione, gli alleati regalarono a Wiesner due macchine per produrre gelati. Iniziò così la sua attività in questo campo che lo portò, nel settembre del 1953, alla fondazione della ditta Algida dove introdusse il suo sistema di produzione di gelati. Richard Dattner, ebreo di origine polacca, fu internato con la sua famiglia a Ferramonti. Dopo la guerra emigrò negli Stati Uniti d’America dove diventò fra i più rilevanti e famosi architetti statunitensi. Oscar Klein fuggito con la famiglia dall’Austria, fu imprigionato a Ferramonti dove ebbe possibilità di sentire per la prima volta della musica jazz. È molto conosciuto per la sua musica swing e dixieland.

 

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