Da Polla al grande schermo, la storia del piccolo Augusto Zazzaro

L’attore prodigio Augusto Zazzaro con origini pollesi nel film con Riccardo Scamarcio. Il ragazzino napoletano, ma in parte anche pollese è stato co-protagonista de “Il ladro di giorni” da scorso mercoledì nei cinema. Il film è stato girato nel 2018 anche nel Cilento a Marina di Camerota.
Ha sangue pollese, ha 12 anni ed è il co-protagonista del film appena uscito nelle sale cinematografiche “Il ladro di Giorni” con Riccardo Scamarcio per la regia di Guido Lombardi. Lui si chiama Augusto Zazzaro e nel 2018 è stato scelto per far parte del cast del film ora in proiezione in quasi tutta Italia. Augusto è uno di quei bambini prodigio, mai stato dinanzi ad una macchina da presa, timido e riservato, cresciuto tra Napoli e Polla. Il piccolo Augusto, come il nonno pollese, Augusto Sarno, insieme alla mamma Emma, al papà Alberto e al fratello Enrico, spesso torna a Polla per incontrare parenti ed amici. La mamma Emma insegnante a Napoli e cresciuta a Polla, è rimasta affezionata alle sue origini ed ha trasmesso questo legame anche ai suoi due figli. Il film è tratto dall’omonima opera letteraria firmata da Guido Lombardi e vincitore del Premio Solinas ‘Storie per il cinema’ nel 2007. Augusto interpreta Salvo che a cinque anni, assiste all’arresto del padre Vincenzo. Sette anni dopo suo padre torna e reclama il figlio per quattro giorni. Vincenzo deve trasportare un carico importante fino a Bari e porta con sé Salvo come assicurazione. Un viaggio che si snoda in mezza Italia, da Trento fino a Marina di Camerota, dove sono state girate alcune scene del film. Proprio il Cilento è diventata una location magica per lo stesso Scamarcio, rimasto estasiato dalla bellezza di quei luoghi. L’incontro tra il regista e Augusto Zazzaro è del tutto casuale: infatti, l’attuale
co-protagonista e interprete del figlio di Scamarcio, aveva accompagnato al provino un suo amichetto. Notato per le sue caratteristiche fisiche e fisionomiche, è stato scelto al termine dei provini con gran stupore da parte dello stesso Augusto e della mamma, che insieme al marito Alberto si è divisa tra casa, lavoro e set. Di tutto ciò ne è stato contento Augusto che per esigenze cinematografiche ha saltato l’inizio della scuola tra settembre e ottobre, ma nel frattempo ha potuto recitare, girare e conoscere mezza Italia a bordo di una “macchina da presa”.
Delicatissimo film sulla reciproca conoscenza di un padre difficile e un piccolo figlio educato, introverso ma guidato dall’ intelligenza del cuore..che non manca nemmeno al ruvido padre.