L’ospedale di Polla pronto ad affrontare eventuali casi di Coronavirus. Intanto alcuni comuni fermano il Carnevale

L’ospedale di Polla, il “Luigi Curto” ha individuato, su decisione del direttore sanitario Luigi Mandìa un’area per ospitare eventuali casi sospetti di Coronavirus. Anche il Vallo di Diano si trova ad  affrontare la psicosi scatenata dal virus che si è diffuso in alcune zone del nord Italia. Una psicosi per ora davvero immotivata viste le rassicurazioni delle autorità preposte ad affrontare l’emergenza. Nel pomeriggio di  ieri,, la notizia diffusa relativa ad una donna proveniente dal Piemonte, possibile caso sospetto,  ha creato allarmismo senza alcun motivo. Perché la donna in questione,  arrivata dal Piemonte è stata sottoposta alle procedure inerenti al Coronavirus all’ospedale “Luigi Curto” di Polla. La signora presentava dei sintomi molto simili a quelli associati al virus. La signora dopo alcuni esami, non essendo stato accertato nessun contagio è stata mandata a casa. Ovviamente come ogni situazione sarà monitorata. A Buonabitacolo 13 persone hanno ricevuto  dal sindaco di  Giancarlo Guercio, la comunicazione di quarantena volontaria.  Si tratta di persone rientrate da zone del nord Italia, stanno bene e la comunicazione del sindaco, con l’invito a restare presso il proprio domicilio per 14 giorni, è a scopo precauzionale. Spostandoci in Cilento è stata montata dinanzi all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania dall’associazione Misericordia, su richiesta del direttore sanitario  una tenda sanitaria.  Sarà utilizzata dal personale medico dell’ospedale per trattare pazienti che possono presentare i sintomi contagio. Alcune famiglie tra il Vallo di Diano ed il Cilento si trovano in quarantena ma solo a scopo precauzionale. Nessuno ha contratto il virus. Ad Agropoli, invece, una infermiera rientrata dal nord, pur essendo risultata negativa ai test ha deciso di mettersi in auto-quarantena. Richieste di test anche da Ceraso.  Ad Alfano e Roscigno mano dura degli amministratori locali con multe fino a cinquemila euro per i cittadini che si sono recati nelle Regioni del nord o all’estero, dove si registrano focolai di coronavirus, e non ne danno immediata comunicazione al sindaco o alla polizia locale. Nella giornata di ieri due incontri si sono svolti anche a Caggiano ed Auletta per fare il punto della situazione. Intanto è convocata per domani, la riunione dei sindaci dei comuni afferenti al Distretto Sanitario 72. Per  quanto riguarda i festeggiamenti per il Carnevale a Capaccio il sindaco, Franco Alfieri, ha disposto la sospensione di tutte le attività legate ed attinenti al Carnevale fino al prossimo 2 marzo. Stop anche al Carnevale anche a Stio Cilento.

 

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