Italia “Zona Protetta”: cosa è vietato e consentito fare per scongiurare la diffusione del Coronavirus

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse 08-03-2020 Roma, Italia PoliticaIl Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo ChigiDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

Da oggi tutta l’Italia è zona protetta. Le restrizioni imposta fino ad ora solo alle “zone rosse” del Nord Italia si estendono a tutta la Penisola. L’annuncio, ieri sera, con una conferenza stampa da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Il nuovo provvedimento ribattezzato con il titolo di “Zona Italia” in sostanza vieta gli spostamenti delle persone se non per comprovati motivi di salute, di necessità o di lavoro. Vediamo nella praticità della vita quotidiana cosa comporta. Cosa si può fare: è possibile spostarsi per comprovati motivi di lavoro portando con sé il modulo di autocertificazione/documentazione che comprovi la necessità dello spostamento. E’ possibile uscire a fare una passeggiata con i propri bambini, ma evitando assembramenti, evitando la formazione di gruppi  e tenendo sempre le distanze di almeno 1 metro tra le persone. I nonni, ad esempio, possono  andare all’interno del Comune o in altro Comune a tenere i nipoti perché i miei figli vanno a lavorare, solo se strettamente comprovata la necessità. La spesa per approvvigionamento di generi di prima necessità deve essere effettuata prioritariamente in prossimità della residenza/domicilio , quindi prioritariamente nel proprio comune.  E’ vietato pensare di trascorrere delle ore in compagnia, ad esempio andando a cena a casa di amici o riunendosi nelle abitazioni. Nel caso dei liberi professionisti gli spostamenti sono vietati e consentiti solo per comprovate esigenze lavorative dimostrabili. Gli spostamenti per recarsi dai genitori o parenti prossimi anziani o malati da accudire nelle loro abitazioni sono consentiti solo per necessità. Inoltre è stata stabilità la chiusura delle scuole fino al prossimo 3 aprile e la chiusura di locali aperti al pubblico alle 18 di sera. Norme semplici da rispettare per scongiurare la diffusione del contagio che purtroppo nella nostra Regione è destinato ad aumentare nei prossimi giorni. In particolare i giovani devono evitare di uscire ed assembrarsi anche in piazze e luoghi all’aperto.

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