Cari Sindaci, c’è posta per voi: i cittadini del Vallo di Diano chiedono una sola voce contro il Coronavirus

C’è posta per i sindaci del Vallo di Diano, tante le lettere aperte e ancora di più le domande dei cittadini… ma chissà se i nostri primi cittadini in questo periodo ritirano la posta.

Cari Sindaci, c’è posta per voi: i cittadini del Vallo di Diano chiedono una sola voce contro il Coronavirus

CARI SINDACI, C’È POSTA PER VOI: I CITTADINI DEL VALLO DI DIANO CHIEDONO UNA SOLA VOCE CONTRO IL CORONAVIRUS

Pubblicato da Italia Due su Martedì 31 marzo 2020

Ovviamente lo sappiamo bene: ognuno dei sindaci è molto impegnato con le rispettive amministrazioni ad arginare come meglio possibile questa emergenza nel proprio Comune. Ma in tanti hanno l’impressione che ognuno di loro vada per conto suo. Barricato nel proprio comune, della serie “Io speriamo che me la cavo”.
Esiste una cabina di regia dei primi cittadini del Vallo di Diano in questa emergenza Coronavirus? Se esiste non lo sappiamo. Esistono documenti ufficiali “comuni” dopo quello scaturito dalla riunione del 26 febbraio scorso presso il Distretto Sanitario? Se esistono non ci risulta. E se esistono la gente sarebbe contenta di saperlo.

Certo in questo periodo non è possibile convocare Conferenze dei Sindaci presso la Comunità Montana Vallo di Diano. Però ogni giorno vediamo i professionisti, le aziende e addirittura i docenti valdianesi che si incontrano “virtualmente” su Zoom o su altre chat per programmare, decidere, condividere.
I nostri primi cittadini hanno imparato a fare le dirette Facebook (con esiti per la verità più o meno felici, ma apprezziamo lo sforzo e la buona volontà)… ma la loro azione non può limitarsi a fare il contro dei morti e dei positivi di giornata, e dire ai propri cittadini “state a casa”. Non basta, da soli non si va da nessuna parte. Ci domandiamo fine ha fatto la “Città Vallo” se poi in una emergenza come questa il Vallo di Diano non è capace di parlare con una sola voce.

Le domande alle quali rispondere collettivamente non sono poche. La prima è se esiste una Unità di Crisi del Vallo di Diano per l’Emergenza Coronavirus. E poi tante altre… ad esempio come mai si potenzia l’Ospedale di Agropoli e Sant’Arsenio no? Anche su questo i sindaci del Vallo di Diano sembra abbiano opinioni diverse. Come pure su un semplice bando, quello per gli aiuti alimentari in arrivo in questi giorni, pare non si sia riusciti ad utilizzare una formula comune a tutti, ma ognuno stia andando per conto suo.

Intanto ci sono cittadini di Sala Consilina e del Vallo di Diano sempre più disperati, che da 10 giorni aspettano un tampone. Anche questa è una domanda che chiede risposta comune. E poi: siamo ZONA ROSSA soltanto per il Governatore De Luca o anche per il Premier Conte e per i Ministri del Governo (che tradotto significa: della zona rossa abbiamo solo restrizioni, o anche i relativi benefici sanitari ed economici dal Governo?).

E ancora ci sarebbero tante altre domande, cari sindaci. Tanti vi scrivono, tanti hanno domande per voi. Ma voi non rispondete, e allora giustamente le lettere senza risposta dei cittadini vengono spedite ai giornalisti. E dunque ci proviamo anche noi a recapitarvi questa posta, perché siamo consapevoli che questa crisi è ben lontana dall’essere conclusa.

Cari Sindaci, c’è posta per voi: i cittadini del Vallo di Diano vogliono vedere unità d’intenti, vogliono che il Vallo di Diano torni a parlare con una voce sola. Anche alzandola, quella voce, se serve.

 

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