Spesa Alimentare, ecco le risorse destinate ai Piani di Zona del Vallo di Diano, Sele/Tanagro e Sele /Alburni
Comuni a lavoro da ieri per definire tutta l’attività che dovrà condurre alla erogazione dei contributi relativi alla spesa alimentare, i 400 milioni indicati per fronteggiare i bisogni primari delle famiglie.
SPESA ALIMENTARE, ECCO LE RISORSE DESTINATE AI PIANI DI ZONA DEL VALLO DI DIANO, SELE/TANAGRO E SELE /ALBURNI
Pubblicato da Italia Due su Martedì 31 marzo 2020
Vediamo, in linea generale, come si sta procedendo. I soggetti oggi esposti agli effetti della crisi e famiglie in stato di bisogno non assegnatari di altre provvidenze potranno fare domanda, compilando un apposito modulo. I Comuni, insieme ai servizi sociali e al Piano di zona valuteranno le domane e stileranno la lista. Inoltre, sempre i Comuni, faranno un elenco di attività commerciali dove le famiglie individuate potranno spendere i loro buoni spesa per comprare generi alimentari o prodotti di prima necessità.
Le risorse che arriveranno ammontano a 610 mila nell’area del Piano di zona di Sala Consilina; 204 mila a Palomonte per l’area Sele/Tanagro; 735 mila nel Piano di zona di Eboli quindi area Sele/Alburni. Circa 1 milione 550 mila euro complessivamente. Secondo i tre Piani, che sono sostanzialmente aree omogenee, sia per reddito che per condizione, il costo pro capite della spesa per tre settimane potrebbe aggirarsi tra gli 80/100 euro. Qualche differenza la possiamo ritrovare nelle città di Eboli e Campagna, città con bisogni più differenziati. Mantenendo il parametro 80/100 euro a persona, tuttavia, i buoni spesa andranno ad una forbice di cittadini compresa tra 19.375 e 15.500. Se scendiamo ancor più in dettaglio, per il Vallo di Diano i cittadini da sostenere potrebbero essere tra 7.625 e 6.100; per l’area del Piano di zona di Palomonte tra 2.550 e 2.040 abitanti; infine il Piano di zona di Eboli tra i 9.200 e 7.350 abitanti (qui con l’incognita Eboli e Campagna).
Le amministrazioni comunali in queste ore stanno decidendo come applicare i criteri nel proprio territorio, cioè il dettaglio di quei criteri generali stabiliti dallo Stato. Sulla base di questi la forbice descritta, naturalmente, potrebbe subire delle variazioni.
MARGHERITA SIANI