Coronavirus, ospedale di Sant’Arsenio. Il professore Ippolito scrive a De Luca: “Potenziare struttura per fronteggiare emergenza”

I primi a proporre di utilizzare la struttura ospedaliera della SS Annunziata di Sant’Arsenio come struttura da utilizzare nell’emergenza Coronavirus, con un documento datato 17 marzo, furono tre professionisti di Sant’Arsenio, Arsenio Cutolo, ingegnere ricercatore presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Luigi Franco, dottore Tecnologo dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (CNR-IMAA) Tito S.- PZ) e Luigi Pandolfo, Medico Rianimatore presso l’ Azienda Ospedaliera Universitaria” San Giovanni e Ruggi D’Aragona” di Salerno. I tre professionisti in un documento indirizzato, tra gli altri al governatore De Luca, e ai vertici dell’Asl Salerno proponevano di utilizzare la struttura della SS Annunziata in questo momento per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Il presidio ospedaliero, aggiungevano i tre professionisti,  si trova nel comune di Sant’Arsenio, poco distante dall’autostrada Salerno-Reggio Calabria (tra le uscite di Polla ed Atena Lucana), quindi facilmente raggiungibile dall’area del salernitano e zone limitrofe, ha spazio a sufficienza e può essere facilmente isolato”. Animati da un forte senso di appartenenza al territorio, spiegano, e per fronteggiare le difficoltà che si presentavano ai cittadini a causa dell’emergenza sanitaria, abbiamo avanzato una sintesi della nostra proposta a diverse rappresentanze istituzionali, civili, ecclesiastiche e scientifiche, al fine di sensibilizzare quanto più possibile
gli organi decisionali, con i quali si è instaurato un continuo e proficuo confronto.

Lettera Aperta a Sindaci e Cittadini del Vallo_di Diano_FIN (2)

(Successivamente la documentazione, che riportiamo in allegato alla presente, oggetto di numerose analisi e che evidenzia le potenzialità del P.O. di Sant’Arsenio, è stata inoltrata:
 al Sindaco del comune di Sant’Arsenio, dott. Donato Pica (17/03);
 al Direttore Generale dell’ASL di Salerno, dott. Mario Iervolino (il 18/03);
 all’Assessore della Regione Campania, dott. Corrado Matera (il 19/03);
 al Ministro della Salute, dott. Roberto Speranza (il 20/03);
 al Vescovo della Diocesi di Aversa, S.E. Mons Angelo Spinillo (nostro compaesano) (il 23/02);
 al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, dott. Giuseppe Provenzano (il 24/03);
 al Direttore Sanitario del P.O. di Polla, dott. Luigi Mandia (26/03);
 al Direttore del Distretto Sanitario 72, dott. Claudio Mondelli (il 26/03);
 al Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo Diano e Alburni, dott. Tommaso
Pellegrino (il 26/03);
 al Predente della Conferenza dei Sindaci del Vallo di Diano, avv. Francesco Cavallone (il 26/03);
 al Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, S.E. Mons Antonio De Luca (il 28/03);
 al Responsabile Scientifico dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, prof.
Giuseppe Ippolito (nostro compaesano) (il 29/03)).

Proprio il Professore Giuseppe Ippolito, originario di Sant’Arsenio, ha inviato una lettera, lo scorso 2 aprile, al Governatore
Vincenzo De Luca, e per conoscenza agli scriventi, nella quale evidenzia come  «il Vallo di Diano può contare sul solo Presidio Ospedaliero “Luigi Curto” di Polla” e che quindi ” è necessario un urgente potenziamento dei posti letto, ma soprattutto la creazione di strutture specificamente destinate ai pazienti infetti.Il Professore Ippolito ha quindi posto all’attenzione di De Luca la struttura del Presidio Ospedaliero “S.S. Annunziata”di Sant’Arsenio (Sa), che, adeguatamente potenziata, distante soli 7 km da quello di Polla, potrebbe rivelarsi estremamente utile per fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria CoViD-19 per i cittadini del Vallo di Diano e delle zone limitrofe. Nel documento, Ippolito, ha infatti sottolineato che “sfortunatamente ancora troppi falsi profeti sproloquiano dando un falso senso di sicurezza per la rapida fine dell’epidemia, senza dire che è necessario non mollare e prepararsi ad una convivenza con il virus anche una volta che è finita la fase di massima espansione “.
Da qui i tre professionisti lanciano ancora un  appello agli amministratori del  territorio,” affinché lavorino all’unisono per potenziare e rendere eccellente il  sistema sanitario del Vallo di Diano, attualmente frammentato ed impoverito da tagli strutturali e di personale.
Noi cittadini dobbiamo farci portavoce dei più deboli, di coloro che necessitano di cure e che sono maggiormente a rischio a causa della CoViD-19. Il diritto alla salute è un diritto costituzionalmente garantito, è sacrosanto!”  Continueremo con tutte le nostre forze in una campagna di sensibilizzazione per
spirito civico e di appartenenza ad un territorio: i nostri malati hanno il diritto di essere curati nelle
strutture ospedaliere di appartenenza!
Oggi, finalmente, dopo tante vicissitudini e un silenzio surreale, anche il mondo politico ha dato voce a quella che sembrerebbe una soluzione per la gestione dell’emergenza sanitaria sul territorio, in cui il Presidio Ospedaliero di Sant’Arsenio è chiamato a svolgere una funzione importante nel contrasto al Coronavirus. In ultimo, è doveroso ringraziare la società civile ed ecclesiastica, senza dimenticare il mondo scientifico – INMI Lazzaro Spallanzani, CNR, Università degli Studi di Salerno ed Università degli Studi di Napoli
Federico II- che ci hanno sostenuto in un costante confronto.
Al documento sono state allegate anche :

Breve descrizione della struttura ospedaliera di Sant’Arsenio (SA);
Planimetria e stato di fatto degli spazi potenzialmente utilizzabili quali CoViD-Hospital

ALLEGATO 1 – Breve descrizione della struttura ospedaliera di Sant’Arsenio (Sa).
Il Presidio Ospedaliero di Sant’Arsenio -di proprietà dell’ASL di Salerno- è una struttura profondamente
sottoutilizzata a causa della progressiva chiusura dei reparti di degenza, e il loro trasferimento verso il P.O.
di Polla. L’ospedale ha ospitato reparti di degenza fino al 2012. È stato fondato nel ‘700 ed è ubicato in un
plesso più volte ristrutturato nel corso degli anni.
Attualmente il P.O. di cui sopra ospita un servizio di Radiologia, un servizio di laboratorio analisi, un recente
reparto di Hospice ed il servizio territoriale di 118 per il trasporto in biocontenimento di pazienti CoViD-19.
Inoltre sono presenti Ambulatorio di Fisioterapia e spazi dedicati ad ambulatori del distretto sanitario, spazi
in parte recentemente ristrutturati.
Lo stabile si sviluppa su tre piani di circa 2200 mq, per un complessivo di 6.600 mq coperti e serviti da più
ascensori per piano (sono presenti montacarichi e ascensori per pazienti allettati). Sono annessi a questi 1200
mq di seminterrato e una palazzina esterna di 200 mq, che attualmente ospita il SERT.
L’ospedale ha ospitato, in un recente passato, i reparti di Malattie infettive e Pneumologia, ove sono presenti
impianti di distribuzione dei gas medicali compressi e per vuoto. La struttura ha anche ospitato in passato
un’unità operativa di pronto soccorso.
Il plesso è accessibile da più ingressi (vedi foto Fig.1), ed è parzialmente adeguato ai requisiti strutturali per
portatori di Handicap. E’ dotato di un ampio parcheggio interno ed esterno idoneo all’affluenza potenziale
degli utenti.
Come si evince dalla figura 1, la struttura ospedaliera è divisibile in due blocchi principali: l’ala Nord (a
forma di L) ed un’altra denominata in seguito ala Est (vedi Fig.1). Tali blocchi sono muniti dei seguenti
spazi:
ALA EST (di più recente costruzione) è così strutturata:
 PIANO INTERRATO (accessibile dalla strada provinciale) che attualmente ospita il servizio di 118
per trasporto infermi in biocontenimento;
 PIANO TERRA in cui sono presenti spazi adibiti e dedicati a sala prelievi e laboratorio analisi;
 PRIMO PIANO che ha ospitato negli anni la Radiologia. In tale reparto i tramezzi sono
opportunamente schermati.;
 SECONDO PIANO che ha ospitato fino al 2012 il reparto di Pneumologia (tali spazi sono serviti da
impianti di ossigeno e vuoto). Recentissimi sono i lavori di ristrutturazione effettuati al piano, in fase
di ultimazione (se non già conclusi) ed in consegna;
 TERZO (ED ULTIMO) PIANO che attualmente ospita il recente reparto di Hospice con 10 posti letto
tutti serviti da gas medicali di Ossigeno e vuoto. Per la sue caratteristiche strutturali e organizzative
potrebbe essere trasformato già da subito in reparti di degenza e terapia intensiva per CoViD-19.
Tutti i piani sono collegati da più montacarichi e ascensori per pazienti allettati.
ALA NORD (in parte recentemente ristrutturata) è così strutturata:
 PIANO TERRA in cui sono presenti spazi adibiti e alla Fisioterapia ambulatoriale;
 PRIMO PIANO che ospita spazi dedicati ad ambulatori del distretto sanitario;
 SECONDO PIANO in cui sono stati effettuati lavori di recente (in cui in una piccola porzione sono
presenti ambulatori del distretto);
 TERZO (ED ULTIMO) PIANO attualmente non utilizzato

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