La difficile situazione dei “bambini speciali” del Vallo di Diano, ma genitori coraggio e tecnologie aiutano ad affrontare l’emergenza

In questo periodo d’emergenza del Vallo di Diano ci sono situazioni che rischiano di diventare davvero difficili. E’ il caso dei bambini speciali del Vallo di Diano che abbiamo imparato a conoscere spesso anche grazie all’attività dell’associazione Ascoltami onlus guidata da Giulia Iannuzzi. La situazione ovviamente è difficile per tutti, per loro ancor di più ma per fortuna in aiuto dei bambini speciali ci sono genitori coraggio e la tecnologia. Aspetti che riescono a colmare anche alcune degli enti preposti al supporto che in questa fase sono un evanescenti.

La paura tra i genitori è tanta, ovviamente. Riuscire a intervenire se qualcuna delle patologie si aggrava diventa un’ansia che convive ogni momento con le mamme e i papà del Vallo di Diano (e di ogni luogo, ovviamente). Ma vivere in una zona rossa con la paura di dover correre all’ospedale di Polla o peggio dover ricorrere al Santobono rappresenta un aspetto di notevole preoccupazione. E ancora, dover restare in casa per bambini affetti da autismo diventa complesso da spiegare, spiegare perché il mostro è fuori da quella porta e non si può affrontare è una vera e propria sfida per genitori eroi. Sono loro altri eroi di questa vicenda.

E poi ci sono anche le tecnologie che aiutano sia per il trascorrere del tempo, sia del “contatto” ma sopratutto per intervenire con esperti per diagnosi e interventi importanti. E’ successo nel Vallo di Diano che la tecnologia ha salvato una bambina speciale grazie ai suggerimenti di professionisti del settore.

Bambini speciali ed genitori coraggio che non vedono l’ora di rivedere il sole per affrontare le loro “semplici” battaglie quotidiane senza un ulteriore terribile fardello da combattere come il Coronavirus.

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