“La fine della zona rossa non vuol dire che ora Sala Consilina è Disneyland”. Cavallone redarguisce i trasgressori

“Diciamo che è finito un incubo e che siamo ritornati in una situazione di normalità nell’anormalità, allineati con gli altri comuni della Campania e dell’Italia”. Così il sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone, commentando l’uscita dalla zona rossa per il suo e per altri 4 comuni del Vallo di Diano (Polla, Auletta, Atena Lucana, Caggiano), a sud della provincia di Salerno. I cinque comuni erano in quarantena dallo scorso 15 marzo, quando con un’ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca fu istituita una “zona rossa” per far fronte all’aumento dei contagi. La situazione è rientrata e il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Salerno non ha ritenuto necessario il rinnovo dell’ordinanza, parere accolto dall’Unità di crisi regionale. Cavallone però mette in guardia dal “relax” post zona rossa. “La sostanza del problema – spiega – non cambia: bisogna uscire il meno possibile, una volta al giorno e una persona per famiglia, bisogna recarsi nei punti vendita più vicini alle abitazioni. Dobbiamo mantenere alta la guardia. Oggi a Sala si è scambiata l’uscita dalla ‘zona rossa’ per una sorta di Disneyland, dobbiamo invitare la cittadinanza alla calma”. “Non cambieranno le restrizioni di movimento. Verranno mantenute tutte le modalità di approvvigionamento alimentare e di distanziamento sociale. A quei pochi che pensano di fare i furbi si ricordassero che fanno del male a se stessi innanzitutto, ai propri cari dopo e fanno una pessima figura di fronte ai loro concittadini”, è quanto detto dal sindaco di Caggiano, Modesto Lamattina.

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