Il Coronavirus uccide l’indotto turistico del Vallo: 50mila in meno a Padula? L’Assessore Chiappardo commossa: “Reagiremo”

Per molte attività e famiglie del Vallo di Diano l’imperativo è sempre stato quello di sopravvivere alla meglio per sei mesi all’anno, per poi puntare tutto sugli altri sei mesi (da marzo a agosto), contando sull’indotto turistico valdianese tra primavera e estate.

Il Coronavirus uccide l’indotto turistico del Vallo di Diano: 50mila in meno a Padula? L’Assessore Filomena Chiappardo commossa: “Reagiremo”

IL CORONAVIRUS UCCIDE L’INDOTTO TURISTICO DEL VALLO DI DIANO: 50MILA IN MENO A PADULA? L’ASSESSORE FILOMENA CHIAPPARDO COMMOSSA: “REAGIREMO”

Pubblicato da Italia Due su Mercoledì 22 aprile 2020

Questo almeno fino al 2020. Per capire l’impatto devastante che l’Emergenza Coronavirus sta già avendo sull’economia (già di per sé precaria) del Vallo di Diano, bastano i dati del “Sistema Museo” di Padula, che comprende la Certosa di San Lorenzo e i Musei cittadini: lo scorso anno, tra i mesi di marzo e giugno, i visitatori erano stati circa 50mila (precisamente: marzo 6.648, aprile 16.866, maggio 17.106 e giugno 7.535). Poi la pandemia, e la chiusura necessaria del monumento certosino e dei Musei collegati, come tutti gli altri in Italia. Adesso il tracollo è già realtà: tra marzo e aprile 20mila turisti in meno nell’area della Certosa di Padula significa danni enormi per hotel, bar, ristoranti, agriturismi, produttori di prodotti tipici locali e chi più ne ha più ne metta. Non solo padulesi ma di tutto il Vallo di Diano. Ed il peggio deve ancora venire: arriverà con il mese di maggio e giugno, quando si perderanno circa 30mila potenziali turisti, e poi con l’estate vera e propria, quando il danno potrebbe essere anche maggiore. Insomma l’economia “turistica” del Vallo di Diano è a rischio tracollo, e le conseguenze sono già devastanti per tante persone. Uno stato fotografato dal malinconico portone chiuso della Certosa di Padula e dall’assordante silenzio del cortile certosino, in un periodo dell’anno da sempre caratterizzato dal brulichio di vita “ucciso” dal Coronavirus.

Ne abbiamo parlato con l’Assessore alla Cultura del Comune di Padula Filomena Chiappardo, che nella nostra video intervista non nasconde la sua commozione per il momento generale, ed ovviamente anche per quello particolare di Padula.  Filomena conferma il massimo impegno suo e dell’amministrazione comunale padulese per reagire in ogni modo possibile a questa grandissima avversità, che ha anche interrotto la serie di dati positivi che il “Sistema Museo” di Padula stava facendo registrare, dopo l’iniziale fase di startup.

 

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