“L’emergenza Covid ha evidenziato ancor di più l’assurdo trasferimento del Tribunale di Sala Consilina”. La denuncia del Codacons

"L’emergenza Covid e il paradosso del trasferimento del Tribunale" La denuncia del Codacons

"L’emergenza Covid e il paradosso del trasferimento del Tribunale" La denuncia del Codacons

Pubblicato da Italia Due su Venerdì 24 aprile 2020

Il Codacons Campania denuncia ancora una volta il paradosso del Tribunale annesso a Lagonegro. Paradossi e problemi che – stando all’associazione dei consumatori – sono ancora più evidenti nel periodo di emergenza Coronavirus.

“Il Covid -19 – si legge in una nota firmata dagli avvocati Silvana Viola ed Elisabetta Giordano e da Roberto De Luca
Responsabile Codacons del Vallo di Diano – ha riportato a galla le ragioni del ripristino del Tribunale di Sala Consilina dimostrando il gravissimo errore commesso con la sua soppressione in danno del territorio, dei cittadini e dell’efficienza della Giustizia. Invero, allo stato le criticità, già denunciate più volte alle autorità competenti, si sono notevolmente accentuante generando grave pericolo per la incolumità degli avvocati, dei dipendenti e di tutta l’utenza che dalla provincia di Salerno è costretta a recarsi a Lagonegro”. E quindi un paradosso già evidenziato spesso ma ancora di più ora, l’annessione fuori regione, unico caso in Italia.

“Il presidente della Regione Basilicata – aggiungono da Codacons – ha adottato misure restrittive atte a ridurre il contagio da Covid -19 con divieto di spostamento delle persone in entrata e in uscita dalla regione Basilicata fatta eccezione per comprovate esigenze lavorative dirette a garantire l’erogazione dei servizi pubblici essenziali ovvero per gravi motivi di salute. Altrettante misure restrittive in tutela della salute dei cittadini sono state adottate dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Allarmante risulta la situazione che si è creata a Lagonegro in seguito ai contagi Covid-19. Il Palazzo di Giustizia di Lagonegro, dislocato in più edifici impropri, è totalmente insufficiente e inidoneo a contenere il Tribunale di Sala Consilina, nonché pericoloso per la salute e la sicurezza delle persone in
quanto carente di tutti i presupposti previsti dal d.lgs 81/08. Infatti, lo stabile che ospita in Lagonegro l’ex Tribunale di Sala Consilina, come già da sette anni denunciato, non solo non è in grado di sostenere e contenere tutta l’utenza del Tribunale di Sala Consilina, ma costringe gli operatori e l’utenza in genere a sostare in piccoli locali e spazi che si affollano all’inverosimile, costringendo tutti a stare addossati gli uni agli altri, con insufficiente ricambio d’aria e contatti interpersonali strettissimi. Tutto ciò, specie nell’attuale emergenza, ma non solo, non garantiscono le più elementari norme igienico-sanitarie. Inoltre, data la stessa configurazione strutturale dell’edificio e la mancanza di adeguati spazi di sicurezza esterni, si evidenziano palesi carenze sotto il profilo delle misure antincendio, o delle misure atte a fronteggiare un’emergenza qualsivoglia. Infatti, nel caso si dovesse presentare un evento emergenziale in un momento in cui all’interno delle strutture ci fosse affollamento, non sarebbe possibile un sicuro deflusso dei presenti all’esterno in luogo protetto, visto che le strutture stesse non sono dotate di idonee vie di fuga e di uscite di sicurezza. E in un Palazzo di Giustizia questo è quanto dire”.

Quindi la richiesta.  “Verificata l’insostenibilità dell’accorpamento del Tribunale di Sala Consilina è di estrema urgenza che il Tribunale di Sala Consilina stesso venga ripristinato nella sua legittima sede, ossia, quella di Sala Consilina. È possibile, infatti, definire questo accorpamento come un’operazione “strana”, che deve finalmente ricevere la giusta attenzione. Si segnala fin da ora, a tal proposito, l’assoluta inopportunità, per ragioni di natura logistica, di un’eventuale ipotesi di accorpamento del Tribunale di Sala Consilina al Tribunale di Vallo della Lucania”.

 

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