In prima linea a Milano sin dall’inizio dell’emergenza. Biagio Falabella, infermiere di Polla, racconta la “trincea”

Biagio Falaballa ha 39 anni, da poco meno di venti è infermiere. Originario di Polla, si è trasferito da tempo a Milano per poter svolgere il suo lavoro. E lo svolge da diversi anni al “San Paolo” nel reparto infettivo, uno dei primi reparti trasformati in “Covid” a inizio dell’emergenza, a fine febbraio. “Ci siamo trovati catapultati in pochissimo tempo al fronte – dice Biagio, sposato a Milano con un’altra infermiere anch’ella in prima linea – e non abbiamo avuto neanche il tempo di capire l’ondata che ci sta arrivando”. Biagio oltre alle doti di infermiere, ha quella del buon umore perenne che trasmette ai pazienti. “Cerco, cerchiamo di farli stare bene. Il nostro reparto è un bivio, un tremendo bivio. Si rischia un netto peggioramento e quindi la rianimazione e spesso purtroppo il decesso oppure il ritorno verso la guarigione. Abbiamo 15 posti letto e dall’inizio dell’emergenza sono stati sempre pieni, con circa 300 pazienti”. Biagio lavora senza paura “non ho tempo di preoccuparmi, pensiamo a cosa dobbiamo fare, concentrandoci” e sopporta la fatica. Ex giocatore della Us Pollese, in Promozione, faceva proprio del correre, praticamente senza sosta, la sua qualità migliore. “Forse quegli allenamenti mi sono serviti”, sorride. Poi si lascia andare a pensieri malinconici. “Quando lavoriamo cerchiamo di dare il massimo per i nostri pazienti, non tutti ce la fanno e questo ci squarcia il cuore. E poi sentiamo i loro cellulari suonare sempre all’esterno del reparto, parenti che vogliono sentirli, che vogliono essere rincuorati ma non riusciamo a rispondere”. Biagio non ha paura ma usa tutte le precauzioni, si cambia e si lava in reparto, ha due gemelli da proteggere e una missione da compiere. “Quella dell’infermiere”, dice sorridendo. E torna a correre, come faceva quando galoppava sulla fascia sinistra e come fa ora quando deve tornare ad abbracciare la sua famiglia a fine turno.

2 risposte

  1. Domenico (Mimì) ha detto:

    Bravo, congratulazioni sei l’orgoglio del nostro Cilento e Vallo di Diano.

  2. Vincenzo ha detto:

    Caro Biagio ! Il lavoro nobilita l’uomo
    Signori si nasce e tu, modestamente, lo nascesti….
    Grazie

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