Crisi economica e virus. Carmine Cardinale, imprenditore di Teggiano: “E’ una guerra, serve l’intervento dello Stato”

“E’ come una guerra, servono aiuti dallo Stato”. A lanciare l’appello, il grido di allarme è Carmine Cardinale, uno degli imprenditori più importanti del Vallo di Diano e del Sud Italia. Da poco ha riaperto le sue aziende con circa 260 dipendenti dopo un mese di stop. “Era giusto fermarci per affrontare il Coronavirus, ma ora abbiamo riaperto tutelando il diritto alla salute dei dipendenti, abbiamo istituito i doppi turni per i lavoratori e negli uffici ognuno ha la propria stanza”. Cardinale entra subito nel merito della crisi economica. “Serve che lo Stato faccia qualcosa, finora non ha fatto nulla. Solo chiacchiere. Per fare impresa serve liquidità e invece i pochi sostegni non sono certo indirizzati verso questo senso. E le banche ancora non sanno come venire incontro alle aziende perché non hanno ancora garanzie dallo Stato”. Secondo Cardinale il rischio è che molte attività non riapriranno. “Di certo non possono farlo a determinate condizioni, tra rispetto, giusto, delle nuove normative e mercato fermo, soprattutto le piccole aziende rischiano di restare chiuse. E questo -aggiunge – non vuol dire che le aziende medie e grandi se ne possono fregare. Si rischia poi l’effetto a cascata. Per questo serve immediata la liquidità, l’economia corre veloce e non aspetta i tempi della burocrazia”. E nel Vallo di Diano, chiaro il pensiero di Cardinale: “La situazione già era difficile prima di questo virus, e ora lo è ancora di più. Temo che molti esercizi non apriranno. Come azienda stiamo dilazionando o spostando i pagamenti di chi ora non può permetterselo, ma se non riapriranno come si farà? L’effetto potrebbe devastante”. Effetti bellici, quasi. “Certo, è come una guerra e non si può più perdere tempo. Tre mesi sono praticamente già trascorsi, ora bisogna rialzarsi. Dopo la distruzione, c’è la ricostruzione, ma il tempo sta già finendo”.

 

 

Una risposta

  1. Cono ha detto:

    Lo stato non ha fatto niente? E i contratti che tutti fanno con tirocinio e stage che non hanno dato un euro ai dipendenti non ne avete beneficiato? Pensiamo prima di parlare

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