Fase 2, il Governatore De Luca: “Se entro il 18 maggio niente focolai di contagi nuovi riapriamo tutto”

Vincenzo De Luca parla nella sua tradizionale diretta del venerdì ed è la seconda volta della settimana: aveva fatto un punto anche martedì 5 maggio, subito dopo l’inizio della cosiddetta Fase 2, l’allentamento del blocco anti-Covid.

“La Campania è entrata pienamente nella Fase 2 – ha affermato De Luca usando uno slogan già inaugurato la scorsa settimana -. Abbiamo un modello Campania, cioè essere efficaci nella sicurezza, nella concretezza, nel rigore. Significa decisioni rapide, scelte chiare e non fare demagogia. Mi capita di ascoltare colleghi di altre regioni che dicono ‘riapriamo tutto’… chi vuole aprire domani lo faccia, se ne assuma la responsabilità. Ma facciamola finita con questo chiacchiericcio strumentale. Noi riapriremo tutto ma non vogliamo chiudere subito dopodomani. Noi vogliamo aprire per sempre, non a singhiozzo”.

Il discorso del Governatore campano si è spostato poi sugli aiuti economici: “Impegniamo come Regione Campania quasi 1 miliardo di euro entro un mese, soldi da dare a famiglie, pensionati, imprese, lavoratori autonomi. Abbiamo rispettato i tempi: questo è un miracolo in Italia. Fra una decina di giorni presenteremo il bilancio, non c’è nessuna istituzione italiana che abbia varato un programma di questa portata”.

Durante la diretta facebook è arrivato anche l’attacco a Matteo Salvini, senza mai citarlo: “Un esponente politico  milanese sovranista ha detto che una regione del Nord è stata l’unica ad aiutare chi ha difficoltà con gli affitti. Non dico il nome, è solo un politico che oggi va in giro per l’Italia a parlare e per farsi guardare gli occhiali nuovi color pannolino di bimbo. Forse non sa cosa ha fatto la Regione Campania, i nostri provvedimenti in tal senso”.

Il 4 maggio c’è stata la prima riapertura e l’allentamento delle misure anti-Covid, quindi il 18 maggio ci sarà il primo check nazionale per capire come andrà: “Dopo 2 settimane, il tempo di incubazione del virus, si farà una verifica, è logico. Se non ci sono state nuove fiammate di contagio apriamo tutto, poi vedremo i protocolli di sicurezza. Se registriamo focolai di contagio nuovi allora decideremo diversamente”.

 

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