Viaggi tra regioni, via libera dal 25 maggio: la data scelta dal governo, se ci sarà un basso contagio

Per gli  scienziati l’Italia potrebbe riaprire dal 18 maggio, con gradualità e sicurezza, facendo riprendere la circolazione fra le regioni lasciando agli italiani la possibilità di recarsi anche nelle seconde case. Il governo è più cauto, ma la linea ormai è tracciata: si prepara la mobilità regionale dal 25 maggio, al massimo dal primo giugno, e probabilmente, almeno in una prima fase, solo dalla Toscana in giù. L’idea è usare la massima cautela per le zone dove il tasso di contagio è più alto, allentando i vincoli a partire da tutte le altre. Occorre far ricominciare l’attività ai bar, ristoranti, negozi di moda, musei, biblioteche e allenamenti sportivi. Il via libera è condizionato, innanzitutto, dai tre parametri chiave (RO, affollamento terapie intensive, disponibilità dei dispositivi Dpi) dal Comitato tecnico scientifico che giorni fa ha avuto una lunga riunione alla presenza dei rappresentanti dell’INAIL. L’organismo degli esperti e scienziati fa capo al governo al quale fornisce il supporto tecnico per le decisioni che sono comunque solo politiche, il via libera potrebbe privilegiare alcune macro aree geografiche a scapito di altre: «No agli spostamenti da Milano a Lampedusa o da Torino a Pantelleria», spiega uno scienziato, «più probabile sono possibili gli spostamenti da Roma in Sicilia o Calabria». Al momento non vi è alcun comunicato ufficiale da parte del governo per un possibile via libera agli spostamenti tra regioni e si resta quindi in attesa di eventuali comunicazioni in merito.

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