Come i nostri comportamenti influiranno sull’andamento dell’epidemia nei prossimi giorni

Gli esperti ci indicano come i nostri comportamenti influiranno nelle prossime settimane sull’andamento dell’epidemia ed anche i luoghi che torneremo a frequentare. Duecento milioni di particelle virali in uno starnuto o colpo di tosse, se accade al chiuso il livello di rischio è molto alto. Uno studio dell’Università del Massachusetts spiega quali sono i posti dove è più facile contrarre il virus: case, uffici, chiese, mezzi pubblici e luoghi senza ricambio d’aria e con diverse persone, tenendo presente che un positivo senza sintomi emette droplets anche solo parlando. La carica virale emessa da una persona infetta può variare, le gocce più grandi ricadono quasi subito al suolo, perché più pesanti, mentre le altre possono rimanere sospese più a lungo e quindi diffondersi più facilmente nei luoghi chiusi. Lo studio cita l’esempio di un call center, un dipendente, affetto da covid, ha incontrato 216 colleghi, 94 si sono ammalati. Anche nei ristoranti bisogna fare attenzione, la tv giapponese con una vernice invisibile ha mostrato quanto sia facile entrare in contatto con il virus durante un aperitivo a buffet. Alcuni elementi che possono aiutarci nella valutazione del rischio, sono la permanenza in un luogo al chiuso e il ricambio d’aria, fondamentale resta l’igiene personale limitando, però, l’utilizzo di bagni pubblici, considerati i luoghi per eccellenza più a rischio e il distanziamento sociale.

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