Sindaco di Avellino protagonista di un maxi assembramento con cori da stadio: condanna bipartisan e richiesta di dimissioni

Condanna bipartisan per quanto accaduto ad Avellino. Il sindaco Gianluca Festa, come mostrano numerosi video sul web, tra  alcune centinaia di giovani che affollavano l’isola pedonale in pieno centro della città, si è reso protagonista di un vero e proprio assembramento. Le immagini hanno provocato la richiesta di dimissioni da parte delle opposizioni in consiglio comunale e da molti esponenti politici. Indignazione anche per i cori da stadio intonati contro i tifosi della Salernitana.  Tra le reazioni quella del Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese. “È veramente assurdo quanto accaduto la scorsa notte in un incredibile momento di follia ad Avellino, ed è ancora più assurdo che proprio il sindaco della città, il 45enne Gianluca Festa, cioè la massima autorità sanitaria sul territorio comunale, sia stato l’animatore di un assembramento pericolosissimo in tempo di pandemia, esponendo irresponsabilmente i suoi cittadini al rischio di contagio. Stamattina lo stesso Sindaco parla di semplice goliardia e di voglia di stare con i suoi giovani. Ancora peggio. Anche io ho 45 anni, appena compiuti, e mi fa piacere stare in mezzo alla gente del mio paese, in mezzo ai giovani e con tutti i cittadini del mio territorio provinciale. Ma non per questo in piena notte, mi metto a dare spettacolo, calpestando qualsiasi necessaria regola di contenimento del contagio Covid19, dal distanziamento all’uso delle mascherine. È inaccettabile che un Sindaco possa comportarsi in questo modo, in spregio a tutti coloro che hanno sofferto, che sono morti, che sono senza lavoro, che in questi mesi e tutt’ora si comportano con grande responsabilità. A questo si aggiunge la penosa storia dei cori contro i salernitani che lo stesso Sindaco inneggia impunemente. Vergogna e tristezza sono i miei sentimenti più forti in questo momento. Quando il senso civico viene meno siamo tutti noi che perdiamo. E di sicuro non può essere il primo cittadino che guida tutti nel cattivo esempio, per cui mi aspetto le dovute scuse ai cittadini salernitani. Centinaia di ragazzi, che stanotte ridevano e cantavano, senza alcuna protezione, attorno al loro Sindaco irresponsabile, si sono esposti a evidente e inutile rischio di contagio. Una situazione che andrà valutata anche per i suoi profili di responsabilità penale e probabilmente anche per possibili provvedimenti di natura sanitaria. Festa si dimetta immediatamente per la sua condotta non istituzionale, tuona Strianese”.

Arriva la reazione anche del deputato di Forza Italia, Gigi Casciello.“Presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Interno, Lamorgese, per chiedere lo scioglimento del Comune di Avellino. L’indecoroso spettacolo offerto dal sindaco Festa è inaccettabile oltre che gravissimo nella situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo”. Lo afferma l’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia e tra i fondatori dell’Associazione Voce Libera. “Ricordo, testualmente, che stante il suo carattere del tutto straordinario ed eccezionale, lo scioglimento dei consigli comunali può essere disposto per il compimento di atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico, ipotesi quest’ultima che, concernendo la tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico, resta di competenza degli organi dello Stato – prosegue l’onorevole Casciello -. Per questo il Viminale dovrà muoversi. Rattrista e sconcerta che una città come Avellino si ritrovi guidata da un sindaco irresponsabile che si mette a capo di un assembramento illegale, in piena emergenza Covid che proprio in Irpinia ha colpito duramente, improvvisandosi capo ultrà e lanciando tra l’altro messaggi di odio territoriale che ne confermano la totale inadeguatezza al ruolo”, conclude l’onorevole Casciello. 

Anche il consigliere regionale del Partito Democratico, Maurizio Petracca esprime tutto il suo dissenso in merito a quanto avvenuto. “Quanto accaduto la notte scorsa nel centro di Avellino, scrive Petracca,  è un episodio di una gravità assoluta, rappresenta il punto più basso nella vita civile, politica ed istituzionale della nostra città. Un sindaco, massima autorità sanitaria sul territorio comunale, che di fatto incita all’assembramento selvaggio in tempo di pandemia non è degno di ricoprire quel ruolo e di rappresentare una comunità. Gianluca Festa deve dimettersi, senza se e senza ma. Altrimenti deve essere la sua stessa maggioranza a prendere le distanze, in maniera drastica, da quanto accaduto. Se così non fosse la maggioranza che oggi sostiene Festa si macchierebbe di connivenza con chi istiga a calpestare le norme vigenti, i sacrifici di questi mesi, la memoria dei morti. Incalcolabile – aggiunge Petracca – il danno di immagine arrecato alla città da questi comportamenti irresponsabili messi in campo proprio da chi dovrebbe adoperarsi per tutelare la salute e l’incolumità pubblica. I cori razzisti, le espressioni volgari indirizzate ad altri rappresentanti istituzionali, le contrapposizioni territoriali portate avanti attraverso l’odio e la violenza e tutto con il primo cittadino al centro dell’arena: scene misere, di cui vergognarsi e che hanno fatto il giro dei media nazionali, offendendo l’onore di Avellino, gettando discredito su di una comunità che in questa fase così complicata ha dato ampia dimostrazione di buonsenso, responsabilità e disciplina, gettando alle ortiche il dettato costituzionale che parla di funzioni pubbliche esercitate con disciplina ed onore. A nessuno saranno sfuggiti i video delle settimane scorse in cui il primo cittadino, in maniera scomposta, si diceva pronto a tutto affinché Avellino non diventasse la Bergamo del Sud, avviando protocolli strampalati e campagne di prevenzione prive di qualsiasi fondamento scientifico. Ebbene, mentiva. Alla luce di quanto accaduto stanotte è chiaro che Festa ha a cuore solo la sua smodata ambizione, il suo egocentrismo e la sua vanità, tanto da commettere gesti cosi inqualificabili e non riuscire nemmeno a maturare la consapevolezza dell’errore».

«Le giustificazioni che in mattinata Festa ha addotto per spiegare il delirio di questa notte – conclude Petracca – sono quasi più preoccupanti del gesto stesso. E’ chiaro che non può essere guida di una comunità che egli stesso mette a rischio con i suoi comportamenti sconsiderati, strumentalizzando tra l’altro i più giovani, inconsapevolmente caduti nella trappola del suo narcisismo, in spregio alle famiglie, ai bambini, agli anziani che tanti sacrifici e tante rinunce hanno dovuto affrontare in queste settimane così dure per tutti. Se Festa non riesce a comprendere la gravità dei suoi comportamenti, un sussulto di dignità dovrebbero averla i consiglieri che lo sostengono. Se così non sarà, la deriva sembrerebbe inarrestabile, una deriva che Avellino non merita

 

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