Il sindaco della gente e quello della movida: la differenza tra Rocco Giuliano e Gianluca Festa nel bilancio di Geppino D’Amico

Il sindaco della gente e il sindaco della movida: la differenza tra Rocco Giuliano e Gianluca Festa nel bilancio settimanale di Geppino D’Amico

Il sindaco della gente e il sindaco della movida: la differenza tra Rocco Giuliano e Gianluca Festa nel bilancio di Geppino D’Amico

IL SINDACO DELLA GENTE E IL SINDACO DELLA MOVIDA: LA DIFFERENZA TRA ROCCO GIULIANO E GIANLUCA FESTA NEL BILANCIO DI GEPPINO D’AMICO

Pubblicato da Italia Due su Sabato 6 giugno 2020

 

Il sindaco della gente e quello degli scalmanati  (TESTO DI GEPPINO D’AMICO)

Oggi è giocoforza parlare di due sindaci: uno è Rocco Giuliano, che ci ha lasciato suscitando dolore, rimpianti e ricordi; l’altro è Gianluca Festa, sindaco di Avellino, ormai noto come il sindaco degli scalmanati.  Cominciamo da Festa che con il suo attacco a Salerno ed ai Salernitani ha suscitato incredulità, indignazione e irritazione ed ha perso una bella occasione per stare zitto.

I fatti sono noti: durante la movida della scorsa settimana nel corso principale di Avellino un nutrito gruppo di giovani, forse in preda all’alcol, hanno iniziato ad inneggiare contro la città di Salerno, facendo assembramento, senza mascherina e brandendo bottigliette. Quando i cori si sono fatti più alti è arrivato il sindaco Festa il quale, invece di calmare le acque, ha pensato bene non solo di unirsi ai cori ma addirittura si è messo a dirigerli. Sono scoppiate polemiche e in molti hanno chiesto le dimissioni o la rimozione del sindaco Festa al quale, per ora, è stata comminata soltanto una multa di 207 euro in attesa delle decisioni del ministro Lamorgese e della magistratura. La vicenda si commenta da sola: Festa non ha offeso soltanto Salerno e i Salernitani ma ha offeso la sacralità di quella fascia tricolore che un sindaco dovrebbe avere impressa sulla propria pelle e non può essere vilipesa magari per acquisire il consenso di un gruppo di scalmanati. Ma quel che è peggio, è che la storia potrebbe non finire qui: proviamo ad immaginare cosa potrebbe succedere tra le due tifoserie in occasione delle prossime partite di calcio tra Salernitana e Avellino. Ha pensato il sindaco Festa alle probabili conseguenze? Certamente no, e questo è grave perché è un ex uomo di sport con un passato di giocatore di basket. Forse voleva rendere onore al suo cognome e fare un po’ di Festa; ha fatto soltanto una grande ammuina ed una pagliacciata di cui avrebbe dovuto immediatamente pentirsi e non lo ha fatto.

Da una pagina da dimenticare ad una pagina che, al contrario, è doveroso ricordare. Mi riferisco alla scomparsa del sindaco di Polla, Rocco Giuliano, sottratto all’affetto dei familiari, alla stima dei colleghi della politica e dei tanti amici di Polla, del Vallo di Diano e non solo. Il cordoglio è stato unanime, testimoniato dalle tantissime espressioni postate sui social, considerato che le vicende attuali non hanno consentito alla gente di rendergli il saluto che meritava. La politica era presente ai massimi livelli locali, provinciali e regionali e lo stesso governatore Vincenzo De Luca ha annunciato che tornerà a Polla quando la situazione sanitaria lo consentirà per inaugurare ufficialmente il nuovo edificio scolastico. A tal proposito, vi mostriamo alcune foto che oggi assumono valenza di testimonianza: ritraggono Rocco Giuliano nell’unico convegno svoltosi finora nell’auditorium della scuola media in cui è stata allestita la camera ardente. Si tenne il 9 settembre scorso e il tema era dedicato alle vicende di Spartaco a Polla e nel Vallo di Diano. In questa foto vediamo il sindaco mentre dona a due dei relatori, la direttrice dell’anfiteatro romano di Capua, Ida Gennarelli, ed il prof. Giovanni Brizzi dell’Università di Bologna (uno dei massimi esperti di storia romana) il volume di Vittorio Bracco dedicato alla storia di Polla.

Intanto, è iniziato il dibattito sul dopo Giuliano e sul futuro politico-amministrativo di Polla. Le ipotesi si sprecano anche perché le elezioni dovrebbero svolgersi a breve. L’interrogativo che la gente pone è semplice: aldilà del numero delle liste in campo, riuscirà l’attuale maggioranza a rimanere coesa? Il discorso sarebbe lungo per cui vi riproponiamo la vignetta che il grafico Tommaso Del Bagno, in arte Talos, ha postato martedì e che è molto significativa. Salendo verso i sentieri del cielo Rocco Giuliano dice ai suoi concittadini “Mi raccomando, Fate i bravi”. C’è, però, una seconda vignetta, quasi identica ma ancora più espressiva perché il sindaco sembra rivolgersi non più ai cittadini ma direttamente agli amministratori della sua lista ai quali, parafrasando don Filippo Neri, pare voglia dire: “Fate i bravi, se potete”. C’è poi un ombrello parlante che è tutto un avvertimento e sembra dire: “l’ombrello si è chiuso. Senza il sindaco, se piove, vi bagnate”.

GEPPINO D’AMICO

 

 

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