“No” al deposito di fuochi pirotecnici a Teggiano. La conferenza dei servizi: “Sito pericoloso e non adatto all’area”

No” al deposito di fuochi pirotecnici a Teggiano. La conferenza dei servizi: “Sito pericoloso e non adatto all’area”

No” al deposito di fuochi pirotecnici a Teggiano. La conferenza dei servizi: “Sito pericoloso e non adatto all’area”

Pubblicato da Italia Due su Lunedì 15 giugno 2020

Quattro punti per dire di no al deposito di fuochi d’artificio a Teggiano. Sono emersi, infatti, i dettagli della conferenza dei servizi che si era tenuta a fine gennaio sulla richiesta da parte di una ditta siciliana “La Pirotecnica” che aveva individuato nella zona di campagna di Teggiano, al confine con Atena Lucana, Sala Consilina, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro e San Rufo, l’area per la costruzione del sito (“tra i più grandi d’Europa”). A fine gennaio la conferenza dei servizi e ora il verbale conclusivo. Il primo punto per il quale amministratori e tecnici hanno deciso per il no è la natura dell’area prescelta. “Nelle definizioni – si legge sul verbale – di zona agricola ordinarie (quale è l’area – ndr) la Provincia di Salerno ha ‘stralciato’ quella riguardante le aziende pirotecniche che non vengono considerate”. Non solo. Nel verbale si ricorda anche che per la destinazione dell’area scelta per il sito è scritto che “l’edificabilità del territorio deve essere solo di natura agrico-silvo-pastorale”. Ma la lista per dire di no alla richiesta – osteggiata anche dalla Comunità montana – continua: “La quantità di esplosivo – si legge ancora – pari a 35,2 ton sebbene rientri nella soglia comunque può dare origine e incidenti rilevanti”. Altra motivazione per il no, quindi, quella della pericolosità del sito e anche della sua ubicazione – è scritto ancora nel verbale – nei pressi di un kartodromo e dell’aviosuperficie. I sindaci dei cinque comuni limitrofi avevano sottoscritto già un documento nel quale si dichiarava il rifiuto al progetto. Tale documento era stato presentato durante la conferenza. Lo stesso sindaco di Teggiano, Michele di Candia, inoltre aveva dichiarato la sua opposizione. Ora arriva anche il no della Conferenza dei servizi dello scorso gennaio che quindi fa tramontare definitivamente l’ipotesi della costruzione del mega deposito di fuochi d’artificio nel cuore del Vallo di Diano.

Una risposta

  1. Gaudenziociotola ha detto:

    I siti di stoccaggio di fuochi artificiali sono sicuri e non inquinanti anche se appartenenti alla direttiva ex Seveso ora digs 105-2015.
    Una occasione persa per Teggiano.

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