Salerno, il Covid mette in discussione anche la tradizionale festa di San Matteo a settembre

San Matteo e Salerno. Da sempre un binomio inscindibile. Il 21 settembre, giorno dedicato ai Santi martiri salernitani, è ancora lontano, ma il possibile prolungamento del distanziamento sociale causato dal coronavirus, getta ombre sulla celebrazione della festività dedicata al Santo Patrono.

Salerno, il Covid mette in discussione anche la tradizionale festa di San Matteo a settembre

SALERNO, IL COVID METTE IN DISCUSSIONE ANCHE LA TRADIZIONALE FESTA DI SAN MATTEO A SETTEMBRE

Pubblicato da Italia Due su Giovedì 18 giugno 2020

L’ipotesi di non poter prendere parte alla solenne processione ed assistere alle tradizionali giravolte dei portatori ed allo spettacolo dei fuochi pirotecnici sul lungomare, magari gustando il tipico panino con la milza, significherebbe per i fedeli dell’Arcidiocesi un obbligo forzato, se pur necessario. Perché San Matteo è tanto amato a Salerno? Scarne sono le notizie biografiche sull’autore del primo dei quattro Vangeli. Pubblicano in Galilea, ossia esattore delle tasse per conto dei Romani, risponde senza esitare alla chiamata di Gesù. Predica prima in Giudea e poi in Africa, dove conduce una vita austera, mangiando radici, erba e frutta. Si narra della traslazione del suo corpo dall’Etiopia a Salerno, passando per la Bretagna, l’antica Velia e Capaccio. Le reliquie del Santo sono arrivate in città nel 954 e, successivamente, sistemate nella cripta del Duomo, fatto edificare dal normanno Roberto il Guiscardo. La cripta da allora è il cuore pulsante della spiritualità dei salernitani. Oltre a San Matteo, custodisce le spoglie dei Santi martiri Caio, Ante e Fortunato e San Felice. Di notevole impatto i marmi policromi e la volta seicentesca, stuccata ed affrescata con scene della vita di Gesù e dell’Apostolo. Al centro, troneggia la statua bronzea bifronte del santo, realizzata da Michelangelo Naccherino. Il culto delle due facce del santo ha portato ad identificare i salernitani come gente dall’ambiguità caratteriale. Sotto la statua di San Matteo vi è un altare con il suo sepolcro. Protagonista indiscusso della città di Salerno, l’Evangelista è anche protettore di banchieri, contabili e Guardia di Finanza.

MARIA GRAZIA PETRIZZO

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