Sant’Arsenio, il gruppo “Sì Cambia” risponde alle ultime dichiarazioni del sindaco Pica e annuncia denuncia al Prefetto

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma del gruppo di minoranza del comune di Sant’Arsenio “Sì Cambia” che risponde alle ultime dichiarazioni del primo cittadino Donato Pica.

“Siamo abituati ad essere chiari e trasparenti e non possiamo che fare una riflessione sulle ultime esternazioni del nostro Sindaco che riteniamo fuori luogo. Già in altre occasioni si era rivolto ai cittadini con l’appellativo di Soloni, forse nel tentativo di imitare l’istrionico governatore De Luca dal quale però sconta una differenza abissale di carisma, ma in questo caso ci viene difficile capire a chi si rivolge.

Sono “soloni” le mamme dei ragazzi che hanno chiesto aule sicure per i loro figli per il prossimo anno scolastico?

Sono “soloni” le mamme che hanno avuto comunicazione che i loro figli devono frequentare la sezione di San Pietro al Tanagro anche se li avevano espressamente iscritti a Sant’Arsenio?

Sono “soloni” le mamme che hanno espresso la preoccupazione della perdita o del depotenziamento dell’istituto santarsenese e a cui il Sindaco aveva promesso un incontro presso il provveditorato che non è stato mai programmato?

O forse sono “soloni” i consiglieri che, legittimamente, chiedono un consiglio comunale per fare chiarezza su una vicenda di cui il Sindaco continua a dichiararsi all’oscuro, ma che è stata affrontata in Provincia a ottobre scorso e nel verbale redatto in quella sede c’è la controfirma anche del dott. Donato Pica?

O è da ritenersi un sòla, come dicono a Roma, un Sindaco che promette la riapertura in sicurezza delle scuole anche se i lavori sono ancora in corso e non si ha la certezza della consegna per settembre; che non appronta un piano B nell’eventualità ci sia qualche intoppo; che non sfrutta le risorse che la Campania mette a disposizione a seguito dell’emergenza sanitaria con il risultato che Sant’Arsenio è uno dei pochi Comuni a non usufruire dei fondi per il potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa per le bambine e i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni?

Riteniamo pertanto che, invece di denigrare i propri cittadini, sia compito di un Primo Cittadino rispettare le regole, ad esempio convocando il Consiglio Comunale, e rendere edotta la cittadinanza, ma soprattutto non lasciare le mamme e i bambini con l’ansia di sapere o non sapere se a settembre dovranno affrontare il nuovo anno scolastico in un altro paese.

La democrazia ed il rispetto delle istituzioni non appartengono a questa amministrazione che per l’ennesima volta non rispetta i termini di legge e non convoca il Consiglio nei venti giorni previsti dal regolamento. Infatti il 26 maggio, come gruppo di minoranza, inviavamo richiesta di convocazione con all’ordine del giorno due argomenti e poi chiedevamo integrazione di discussione sulla situazione della scuola media.

Già in altre due occasioni ci era stato negato il diritto alla convocazione del Consiglio Comunale con la motivazione che le argomentazioni non erano pertinenti, questa volta la scusa è stata quella di evitare eccessive riunioni per l’emergenza Covid e rinviare tutto più avanti non tenendo conto dell’urgenza della situazione. Ci si nasconde dietro l’emergenza per celare le difficoltà di una maggioranza traballante e con numeri esigui e la mancanza di soluzioni per l’emergenza scolastica – quella da affrontare realmente – che deve tener conto anche delle misure di distanziamento. È forse giunto il momento che questo Sindaco e la sua squadra si facciano da parte visto che non sono in grado di garantire il regolare svolgersi delle attività amministrative.

Se richiesto da almeno tre consiglieri, il Presidente del Consiglio, così come previsto dal TUEL e dal regolamento del Consiglio Comunale, ha l’obbligo e non la facoltà di convocare la seduta entro i termini previsti; questo non ha impedito l’ennesimo sopruso e ostruzionismo dell’attuale maggioranza che riteniamo debba rispondere delle proprie azioni agli organi competenti. Ancora più grave è ignorare le istanze della cittadinanza che ha il diritto di avere una reale chiarezza sui servizi essenziali.

Il Gruppo “Sì Cambia” provvederà nelle prossime ore ad una denuncia formale al Prefetto ed agli organi competenti per rivendicare il diritto all’assemblea comunale che il Sindaco e il Presidente del Consiglio continuano ad ignorare”.

Una risposta

  1. ANNA CARIMANDO ha detto:

    AI RESPONSABILI DI QUESTA RISPOSTA: ” CI SIETE O CI FATE”?

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