“Dobbiamo aiutare tutti a rialzarsi”. L’impegno della Bcc di Buonabitacolo

L’Italia riparte solo grazie alle banche di prossimità, le banche del territorio. Dopo l’emergenza Coronavirus a far ripartire attività, aziende e famiglie secondo il rapporto dell’Istat: Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19, condotto tra l’8 e il 29 maggio 2020, solo l’apporto reale delle banche del territorio ha consentito la ripartenza dopo la crisi economica causata dalla pandemia. Naturalmente va ricordato che gli effetti della nuova micidiale crisi si vedranno nel medio periodo. Tuttavia per quasi nove aziende su dieci, e oltre la metà delle imprese (51,5%) che paga la mancanza di liquidità per far fronte alle spese previste fino alla fine del 2020, l’ancora di salvataggio sono le banche del territorio. Tra marzo e aprile 4 imprese su 10 hanno registrato oltre il 50% di fatturato in meno. Le microimprese (3-9 addetti) sono quelle più coinvolte nella sospensione delle attività. “La nostra banca è un punto di riferimento per il territorio del Vallo di Diano, del lagonegrese e del Golfo di Policastro – ha affermato il direttore generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca – Nonostante il momento complesso e delicato per la nostra economia, la BCC di Buonabitacolo ha colto segnali importanti anche nel primo trimestre 2020. Noi intanto ci siamo spesi molto per sostenere le famiglie, le imprese e i lavoratori autonomi. L’obiettivo è fornire il massimo dell’aiuto ai nostri clienti. Abbiamo erogato crediti per ulteriori 2 milioni come plafond. Abbiamo deciso di aderire al Decreto Liquidità e al Decreto Cura Italia e stiamo valutando il Decreto Rilancio, che prevede un bonus per le ristrutturazioni e sostegni a fondo perduto per le attività” ha aggiunto il direttore De Luca. Dal report dell’Istat emerge che oltre il 70% delle imprese dichiara una riduzione del fatturato nel bimestre marzo-aprile 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel 41,4% dei casi il fatturato si è più che dimezzato, nel 27,1% si è ridotto tra il 10% e il 50% e nel 3% dei casi meno del 10%. A sospendere l’attività nella fase 1 dell’emergenza (tra il 9 marzo e il 4 maggio) è stato il 45% delle aziende con 3 e più addetti. Il fabbisogno di liquidità generato dalla crisi, osserva Istat, “trova nel ricorso al credito bancario lo strumento di risposta principale: il 42,6% delle imprese ha scelto l’accensione di nuovo debito bancario”. Il governo ha dato un aiuto alle aziende con i Decreti Rilancio e Liquidità, ma sono state soprattutto le banche come la BCC di Buonabitacolo ad assumere un ruolo chiave nella ripartenza delle imprese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *