Sala Consilina, successo per la “Puliamo la nostra terra”. Ma ora chi smaltisce gli pneumatici recuperati nel Tanagro?

La buona volontà a volte non basta, se poi ci si deve scontrare con la burocrazia.

Sala Consilina, successo per la “Puliamo la nostra terra”. Ma ora chi smaltisce gli pneumatici recuperati nel Tanagro?

SALA CONSILINA, SUCCESSO PER LA “PULIAMO LA NOSTRA TERRA”. MA ORA CHI SMALTISCE GLI PNEUMATICI RECUPERATI NEL TANAGRO?

Pubblicato da Italia Due su Mercoledì 1 luglio 2020

È quanto viene da pensare dopo la bella iniziativa portata avanti dal gruppo di volontari ambientali di Sala Consilina che domenica scorsa ha dedicato diverse ore del proprio tempo, e notevole fatica, alla pulizia dell’area di Ponte Filo, ai margini della SP 330 Sala Consilina – Teggiano. Un’area splendida dal punto di vista naturalistico ed ambientale, a poche centinaia di metri dal famoso traliccio dell’Enel scelto ormai da anni come nido dalla Cicogna Bianca. Eppure anche un’area caratterizzata da materiali e rifiuti di ogni tipo, abbandonati ai margini del fiume e nei terreni, ridotta purtroppo a discarica abusiva a cielo aperto dalla mano incivile di alcuni cittadini valdianesi. Una minoranza che però crea gravissimi danni, commettendo questo tipo di reato ambientale in quasi tutto il territorio. Da queste constatazioni è nata l’idea di Enzo Vespoli di organizzare una giornata denominata “Puliamo la nostra terra”, che ha trovato domenica scorsa l’adesione entusiasta di un bel gruppo di volontari.

Nel corso di alcune ore sono stati raccolti rifiuti di ogni genere, che hanno riempito ben due camion. Purtroppo i volontari hanno trovato numerosi penumatici fuori uso e altri rifiuti “speciali”, che anche se considerati non pericolosi richiedono particolari procedure di smaltimento. E qui nasce il problema, perché dopo alcuni giorni ancora non si capisce chi dovrebbe occuparsi del loro smaltimento, visto che deve essere effettuato da ditte specializzate, e comporta anche un onere economico.

Non basta dunque “ripulire la nostra terra”, ma paradossalmente i volontari si stanno ora domandando se non convenisse lasciare le cose come stavano, e non sprecare tempo e fatica. I Comuni non hanno soldi, e la burocrazia si impantana nelle procedure di smaltimento dei rifiuti speciali. È un cane che si morde la coda, e intanto i copertoni restano lì, abbandonati, “perfetto” biglietto da visita del Vallo di Diano a pochi metri dalle Cicogne Bianche.

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