Sanità. Le denunce della Cgil: “Situazione allarmante in Neurologia al Curto di Polla. Ancora fermi i lavori all’ospedale di Sant’Arsenio”

“Prendiamo atto che dopo numerose sollecitazioni, da parte di questa Organizzazione Sindacale, è stato attivato un primo percorso organizzativo di assistenza domiciliare e cure palliative. Nei primi 15 giorni di attivazione del servizio sono stati contattati  17 pazienti, con tutti i benefici facilmente immaginabili della cura a domicilio, tanto in termini di costi per l’ASL quanto in termini di soddisfazione per gli utenti. Le persone coinvolte in questa prima fase sono  i medici di medicina generale, i Dirigenti Medici , gli Infermieri e gli OSS dell’Unità Operativa  Hospice di Sant’Arsenio, diretta dalla Dott.ssa Ida Passannanti”. E’ quanto scrive la Cgil Fp ed il coordinamento Spi Vallo di Diano in un documento.  Il sindacato, infatti,  con una nota chiede al Presidente della Giunta Regionale della Campania e ai vertici dell’Asl Salerno di “implementare e rendere strutturale tale servizio, di dotarlo di tutte le attrezzature e mezzi necessari, affinché diventi l’apripista di tanti servizi territoriali diversificati e integrati con le attività del Presidio di Polla”. Inoltre in merito ai lavori di adeguamento  strutturale e impiantistico per la riqualificazione dell’ex Ospedale di Sant’Arsenio, sottolineano i sindacalisti CGIL firmatari del documento “non sono stati ancora avviati. Successivamente, a questa fase emergenziale e quanto mai necessario il ripristino del P.O. di Sant’Arsenio in funzione degli utilizzi preventivati o di altri utilizzi necessari. D’altra parte l’epidemia del Covid-19 ha fatto emergere la necessità di organizzare  urgentemente la medicina territoriale nettamente distinta dall’attività di elezione ospedaliera”.  In merito al pronto Soccorso del “Curto” di Polla la Cgil sottolinea il lavoro svolto, nella fase emergenziale, in modo positivo per limitare e gestire il contagio da Coronavirus, ma evidenzia  la  mancanza di spazi e attrezzature dovendo fronteggiare un eventuale seconda ondata di contagi che potrebbero verificarsi in autunno. “Nello specifico, scrivono Pasquale Addesso, Andrea Annunziata, Giuseppe Monzillo ed il coordinamento Spi Vallo di Diano, ci riferiamo soprattutto alle richieste di apparecchiature, più volte formulate dal Direttore dell’U.O., a cui non è stato dato seguito”. Un’altra situazione definita “allarmante”, è quella della Neurologia, dell’Ospedale di Polla, per la mancata assegnazione di almeno due Dirigenti Medici, indispensabili per la gestione ordinaria del reparto, in vista del prossimo pensionamento del Direttore dell’Unità Operativa. Il riferimento è alla procedura concorsuale della delibera n. 598 del 10.06.2020 ancora in itinere, per la quale urge la conclusione. “Rispetto a queste richieste rimarremo estremamente  vigili per evitare l’ennesima strumentalizzazione a fini elettorali di ciò che rappresenta un diritto per questo territorio, molto spesso barattato con realizzazioni campanilistiche e personali sicuramente non rappresentative degli interessi collettivi del Vallo di Diano”.

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