Ospedale di Polla, il dirigente del pronto soccorso: “Serve infermiere e medico nell’area per sospetti casi Covid-19”

Il responsabile del pronto Soccorso dell’Ospedale “Luigi Curto” di Polla, il dottore Antonio Innac richiede alla direzione ospedaliera di dotare l’area interdisciplinare per sospetti casi covid-19 di un infermiere h24 ed di un medico . La stessa direzione sanitaria aveva disposto che ogni reparto della struttura ospedaliera pollese venisse attrezzato di   un’area contumaciale dove il paziente che necessita di ricovero possa sostare in attesa del risultato del tampone. “Anche nel  Pronto Soccorso di Polla, scrive Innac, è stata individuata un’ara interdisciplinare dove verrà collocato il paziente che si presenta come sospetto caso Covid (febbre, dispnea e tosse) che dovrà sottoporsi a tutti quegli accertamenti utili a monitorare il quadro clinico:  torace, esami ematochimici , esami radiologici del polmone per polmonite interstiziale e nel caso essere trasferito presso Ospedale Covid . In quest’area sarà collocato ogni paziente in attesa dell’esito del tampone rinofaringeo esaminato dal laboratorio analisi di Polla(che dovrebbe essere dotato di un processore).  Un’area importante, che rappresenta una sorta di filtro per la struttura ospedaliera, ma che sottolinea il responsabile del Pronto Soccorso “necessita di un infermiere ed un Operatore Socio Sanitario h24 e  di un medico negli orari 8-20. L’area in questione, aggiunge il dirigente medico, è dotata già di postazione informatica e presidi sanitari”. La richiesta del dirigente parte dalla necessita di evitare l’impiego di un infermiere o medico in servizio al pronto soccorso, già oberato di lavoro e che affronta le difficoltà relative alla mancanza di personale che riguarda ormai la maggior parte dei reparti dell’ospedale di Polla.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *