Coronavirus. Seconda ondata in Campania. Unità di Crisi e Postiglione ai direttori Asl: “Potenziate servizi territorio e posti letto Covid”

La sanità campana si prepara ad affrontare una nuova emergenza sanitaria da Coronavirus. L’aumento dei casi a livello regionale hanno messo in allarme De Luca e l’unità di crisi ed il comparto sanitario regionale. Il Direttore Generale Tutela Salute e del Coordinamento del Servizio Sanitario Regionale, Antonio Postiglione insieme al Coordinatore dell’Unità di Crisi, Italo Giulivo hanno inviato una nota ai direttori generali dell’Asl campane nella quale in sostanza si chiede un potenziamento dei servizi territoriali in vista della seconda ondata dei contagi, da più parti definita “già in atto”.

Coronavirus. Seconda ondata in Campania. Unità di Crisi e Postiglione ai direttori Asl: “Potenziate servizi territorio e posti letto Covid”

Coronavirus. Seconda ondata in Campania. Unità di Crisi e Postiglione ai direttori Asl: “Potenziate servizi territorio e posti letto Covid”

Pubblicato da Italia Due su Sabato 3 ottobre 2020

Nel documento infatti si invitano i direttori generali delle aziende sanitarie campane, “visto l’aumento in questi giorni del tasso di incidenza del Covid-19 con ulteriori prossimi aumenti”, a potenziare l’offerta territoriale ed ospedaliera al fine di fronteggiare il prevedibile aumento dei contagi.

Dopo la ricezione del documento, i direttori genarali, devono trasmettere all’Unità di crisi un piano operativo contenente una serie di misure, con una chiara definizione dei tempi di realizzazione che non potranno superare i 30 giorni. Tra le misure da organizzare o riorganizzare: “rafforzare i servizi di sanità del territorio tramite il potenziamento del personale dei Dipartimenti di Prevenzione per svolgere funzione di sorveglianza e monitoraggio, accertamento diagnostico, contact tracing e quarantena”. Un potenziamento, si chiede nella nota, “che dovrà riguardare anche le USCA per le quali deve essere previsto un potenziamento del personale. A tal fine possono essere utilizzati i medici laureati in medicina e chirurgia”. Ancora, bisogna individuare “beni immobili di proprietà che potranno per accogliere pazienti Covid , positivi, asintomatici e/o clinicamente guariti. Definire degli accordi di collaborazione con case di cura private accreditate del territorio per potenziare l’assistenza ospedaliera nel caso di incremento della curva epidemiologica ed infine potenziare i programmi di vaccinazione antinfluenzale”. Nel documento indirizzato ai direttori generali viene sottolineata inoltre la “necessità di incrementare i posti letto Covid_19” .

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