La ricerca della Felicità è un lusso nel Vallo di Diano? Riflessioni sul senso della vita e sulla “cura”

LA RICERCA DELLA FELICITÀ È UN LUSSO NEL VALLO DI DIANO? La domanda non è banale, e soprattutto l’attuale momento storico, carico di incertezze, dovrebbe spingerci a riflettere profondamente su cosa è importante nella vita.

La ricerca della Felicità è un lusso nel Vallo di Diano? Riflessioni sul senso della vita e sulla “cura”

LA RICERCA DELLA FELICITÀ È UN LUSSO NEL VALLO DI DIANO? RIFLESSIONI SUL SENSO DELLA VITA E SULLA “CURA”

Pubblicato da Italia Due su Venerdì 23 ottobre 2020

Lo ha fatto UN IDEALISTA COME ROBERTO DE LUCA, personaggio scomodo nel panorama valdianese, per la sua storia fatta –come lui stesso spiega- “di anni di impegno sociale, di lotte a volte ignorate o derise, di cocenti delusioni e di continue, forzate riprese delle attività”.

Roberto è conosciuto nel Vallo di Diano per essere il responsabile della sede locale del Codacons, ma professionalmente è uno stimatissimo docente dell’UNISA laureato in Fisica, molto apprezzato dalla comunità scientifica internazionale per i suoi studi e le sue pubblicazioni. IL FATTO CHE UN FISICO –QUINDI PERSONA ABITUATA A PENSARE IN MODO MOLTO CONCRETO BASANDOSI SU DATI- SI INTERROGHI SULLA FELICITÀ E COME RAGGIUNGERLA DOVREBBE SPINGERE A CHIEDERCI PERCHÉ L’ASPIRAZIONE ALLA FELICITÀ È CONSIDERATA UNA COSA QUASI SUPERFLUA NEL TERRITORIO VALDIANESE, DOVE L’UNICO OBIETTIVO RAGGIUNGIBILE PER MOLTI È ARRIVARE ALLA FINE DEL MESE, SOPRAVVIVENDO NEL MODO PIÙ DIGNITOSO POSSIBILE. Arrabattandosi, insomma, nonostante i tanti diritti negati che, quando concessi, vengono fatti passare come piaceri e concessioni. “Adesso –scrive Roberto De Luca nella sua lettera aperta- è il tempo di camminare insieme per strade mai percorse prima, perché quelle già note non hanno portato che a luoghi desolati. È IL TEMPO DI ABBANDONARE GLI EGOISMI E LE ALTERE PRETESE DI SUPREMAZIA, È IL TEMPO DELLA RISCOPERTA E DELLA VALORIZZAZIONE DELL’ALTRO E NON PIÙ DELLA DENIGRAZIONE DEL PROSSIMO E DELLA DERISIONE DELLE BUONE IDEE”.

Ma è anche il tempo di chiamare le idiozie con il loro nome e di catalogare come tali le idee strambe che nulla hanno a che vedere con la conoscenza scientifica. E di mettere al bando le critiche infondate, le polemiche sterili, la ricerca della lite per mera voglia di conflitto. “A CHIUNQUE, SUI SOCIAL O SULLA STAMPA, VOLESSE METTERE A DURA PROVA LA NOSTRA SOPPORTAZIONE –SOTTOLINEA ROBERTO- BISOGNERÀ DIRE CON FERMEZZA CHE I TEMPI SONO CAMBIATI E CHE ADESSO NON SI PUÒ PIÙ ULULARE ALLA LUNA LA NOTTE PER POI NON ALZARSI, DI BUON MATTINO, PER OPERARE CONCRETAMENTE IL GIORNO SUCCESSIVO. A questi operatori dell’odio perpetuo diremo che è tempo di mettersi alla prova, di scendere nell’agone e di sporcarsi le mani, non fosse altro che per comprendere quanto sia complicato tenere in piedi – oggi soprattutto – una seppur piccola organizzazione”. L’appello è dunque quello di non cercare di sostituire una classe dirigente logora e priva di idee con un’altra altrettanto inefficace. Ciò che bisogna cambiare da subito sono i principi: non più difesa di interessi spiccioli, ma concreta progettazione del futuro prossimo nell’interesse di tutti.

Infine una certezza: “L’uomo –afferma Roberto De Luca- ha bisogno di poesia, canti, musica, teatro. E i piccoli uomini devono essere cresciuti in ambienti dove regna la bellezza e dove si respira un’aria tersa, certamente diversa da quella malsana che lo spirito dei tempi che adesso viviamo ci costringe a inalare”. INSOMMA: LA FELICITÀ DELLA FELICITA’ NON È UN LUSSO MA UNA CURA, ALTRIMENTI… RASSEGNIAMOCI A SOPRAVVIVERE.

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