Salvini, Iannone, De Luca, Ciocca e… Conte: fatti, misfatti e misteri nel “bilancio” di Geppino D’Amico

Matteo Salvini, Antonio Iannone, Vincenzo De Luca, Angelo Ciocca e Giuseppe Conte: tra fatti, misfatti e misteri ce n’è davvero per tutti i gusti in questa nuova puntata del “bilancio” settimanale del giornalista e storico Geppino D’Amico.

TESTO DI GEPPINO D’AMICO

Dall’assenteismo di Salvini alla stacanovismo di Iannone

In una settimana piena di timori sulla evoluzione della pandemia l’argomento principale è l’incombente lockdown con il rischio concreto che la protesta si sposti nelle piazze come è già capitato a Napoli ieri sera. Il clima non è per niente buono anche perché maggioranza e opposizione non riescono proprio a trovare un’intesa. Poiché il tema è già stato trattato con la consueta puntualità dalla redazione oggi focalizzeremo l’attenzione su assenteisti e stacanovisti.

Nella prima categoria in ottima posizione figura Matteo Salvini. Il capitano, come lo chiamano i suoi seguaci, è sempre in viaggio dalle sorgenti del Po al mare di Lampedusa per cui è “costretto” a disertare l’aula di Palazzo Madama dove nello scorso anno avrebbe partecipato al 10 per cento delle sedute. Nell’elenco degli stacanovisti troviamo, invece, Antonio Iannone di FdI. Eletto nella nostra provincia, vanta il 100% di presenze in Senato ed una notevole produzione di disegni di legge e interrogazioni. In base ai dati di agosto, come primo firmatario il senatore ha presentato 34 disegni di legge, 6 mozioni, 351 interrogazioni e 966 emendamenti. All’attività di Palazzo Madama aggiunge una grande mole di smart working fatta di interviste e comunicati stampa. Dopo gli attacchi alla ministra Azzolina per aver fatto partire il concorso per l’assunzione dei docenti precari, e alla Lamorgese, accusata di non dare risposte sul traffico di stupefacenti al porto di Salerno, Iannone non perde d’occhio il governatore della Campania che, a suo dire, “ora è ultima per merito di De Luca”. Parafrasando il grande Gino Bartali, si potrebbe dire “Gli è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”.

Abbiamo rinvenuto nel sito di Italia 2 Tv i regesti di alcuni interventi di Iannone:

29 settembre: “La giunta varata da De Luca tra conferme e nuovi ingressi conferma che non c’è frittura per tutti. In particolare, resta a mani vuote l’uomo del pensiero, Ciriaco De Mita, che pensando di servire ha avuto il benservito”.

5 ottobre: “Cosa aspetta De Luca a prendere atto che in Campania la situazione dei contagi è la più preoccupante d’Italia?”.

7 ottobre: “De Luca fugge dalle proprie responsabilità. Prima attacca vergognosamente le Forze dell’Ordine e oggi arriva addirittura ad ordinare alle Asl di non parlare con la stampa. Siamo ad una farsa dal sapore sudamericano”.

19 ottobre: “Sono lontani i tempi in cui De Luca si vantava di essere il più bravo d’Italia ed il Salvatore dei campani. Anche oggi i dati dei contagi sono catastrofici. De Luca va commissariato perché la sua inerzia e la sua mancanza di strategia non si possono più tollerare. Il capoclasse di ieri si è rivelato il peggiore della classe”.

Che dire? In tempi di nuova pandemia il senatore insiste sull’operato di De Luca il quale, di solito, non risponde; stavolta, probabilmente, avrebbe fatto ricorso ad una vecchia risposta: “Dopo. E che sfaccimma!”

 

L’uso del bidet nella lotta al Covid 19

Si sa che in politica si ricorre a tutto per catturare attenzione. Anche a qualche amenità con il rischio di suscitare ilarità. La notizia, a firma di Aldo Grasso, è uscita domenica scorsa sul Corriere della Sera: nel corso di una trasmissione di Telelombardia, l’europarlamentare della Lega Angelo Ciocca ha sostenuto che l’Italia riesce a fronteggiare meglio di altri Paesi europei il Covid per una ragione molto semplice: a differenza di Francia e Spagna — questo il Ciocca pensiero — noi usiamo il bidet. Non sappiamo quanto ci sia di vero nell’affermazione di Ciocca. Non senza un pizzico di ironia Aldo Grasso ha scritto che a Bruxelles, probabilmente l’eurodeputato lombardo aspiri a diventare Capo di Gabinetto.

Probabilmente, però, elogiando il bidet, l’ha fatta fuori dal vaso.

 

Margherita, l’occhio di lince della Valle del Sele e dei Monti Alburni

È opinione diffusa che i giornalisti seguano gli avvenimenti con occhio diverso rispetto ai telespettatori. È il caso della collega Margherita Siani che seguendo in diretta TV (domenica sera, alle 21,30) la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulle disposizioni anticovid si è subito accorta, postando la notizia su Facebook, che l’orologio al polso del Premier segnava le 17,55.

La domanda nasce spontanea: Conte era in diretta oppure avevano registrato il tutto tre ore prima? Si potrebbe pensare che fosse scarica la pila! Ma è possibile che il premier possa andare in giro con un orologio a pila; del resto l’orologio in questione pare sia un costoso Eberhard Extra Fort automatico; quindi se si è fermato è perché Conte sarebbe stato con il braccio fermo per molto tempo. L’enigma resta. Comunque, complimenti alla collega che si conferma come “l’occhio di lince” della Valle del Sele e dei Monti Alburni.

GEPPINO D’AMICO

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    ….sempre più arguto il buon geppino. E’ vero, di questa pessima classe politica si deve dire tutto il male possibile, ma limitarsi solo a dileggiare e pontificare si diventa sterili e si fa il loro gioco. Sarebbe necessario un risveglio dal sonno della ragione di tanta parte del paese che non riesce a trovare la forza di spazzare definitivamente ed efficacemente il pavimento di casa.

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