Conte ha firmato il decreto in vigore da domani fino al 3 dicembre: la Campania zona arancione, aumentano le chiusure di bar e ristoranti

Giuseppe Conte ha firmato il nuovo dpcm. Dal 5 novembre al 3 dicembre l’Italia sarà divisa in tre aree: zone rosse (ad alto rischio), arancioni e verdi. Un testo che nelle ultime ore è stato al centro di uno scontro con le Regioni. Sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori (ovvero regioni o parti di esse) che si collocano in scenari di tipo 4 o di tipo 3, le aree caratterizzate da una situazione di gravità elevata (tipo 3) o massima (tipo 4). La Campania rientra nella fascia arancione. Potrebbero essere vietati gli spostamenti in un comune diverso da quello di residenza o domicilio, salvo le comprovate ragioni di lavoro, studio e salute. L’ipotesi è ancora al vaglio delle istituzioni per regioni con rischio intermedio come la Campania. I ristoranti restano chiusi, le loro serrande rimangono abbassate tutto il giorno e non più solo dopo le 18. Escluse dal provvedimento: le mense e il servizio catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti. Sono salvi parrucchieri e centri estetici. Oltre quindi alla serrata dei locali, restano in vigore le regole generali. In Campania dovrebbero restare chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado. Per lo sport, consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di interesse nazionale. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché’ gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Saranno chiusi i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura. Il coprifuoco scatta alle 22.

 

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