Covid, da Giuseppe Ippolito allarme-Natale: “Se ripetiamo gli errori estivi, la terza ondata sarà la peggiore”

“Dobbiamo evitare a Natale e a Capodanno di commettere gli stessi errori dell’estate.  Prima di tutto dobbiamo ancora capire se si sta raffreddando la seconda ondata, ma da gennaio dovremo comunque fare attenzione alla terza”.

È l’invito alla prudenza nel periodo natalizio che arriva da Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma e componente del Comitato tecnico scientifico. “Entro primavera –afferma Ippolito intervistato dal quotidiano Il Mattino-  partirà l’operazione per proteggere gli italiani con i vaccini. Non possiamo essere imprudenti proprio all’inizio dell’anno prossimo, quando potremo iniziare a controllare la pandemia». Ippolito sottolinea che tutti coloro che hanno esperienza di malattie infettive si aspettavano la seconda ondata del COVID. Ma purtroppo, dopo un’estate caratterizzata dalle criticità di certi comportamenti, è avvenuto ciò che avvenne per la seconda ondata della Spagnola, che fu anch’essa associata a spostamenti e comportamenti”.  Ippolito evidenzia anche un altro aspetto che si è manifestato soprattutto nelle ultime settimane: “Oggi abbiamo l’esigenza di far arrivare in ospedale solo chi ne ha veramente bisogno –spiega il direttore scientifico dello Spallanzani originario di Sant’Arsenio- ma la risposta della medicina di territorio è risultata carente. Molti pazienti ci raccontano che è impossibile essere visitati dal medico di famiglia e che preferiscono andare in pronto soccorso, con la conseguenza di affollamenti e ritardi”. Secondo Ippolito tanti medici di base fanno il massimo, ma il sistema dei medici di famiglia va profondamente riorganizzato. C’è chi ha 1.500 pazienti e certo non può visitarli a casa in un momento come questo, in cui i casi di febbre sono tanti. E poi negli studi piccoli e pieni di gente c’è un problema di sicurezza difficile da garantire in piena pandemia.  Insomma va ripensato il sistema della medicina di base”. Sulla seconda ondata COVID per Ippolito in altri Paesi che hanno deciso prima di noi misure di contenimento, una frenata del contagio c’è stata, ed è un segnale incoraggiante. Ma se a Natale e Capodanno non saranno mantenute misure di contenimento dell’epidemia, evitando viaggi, feste e grandi riunioni familiari, la terza ondata a febbraio-marzo potrebbe essere quella più critica, anche perché andrà a coincidere con il picco dell’influenza. “Si tratta di fare un ulteriore sacrificio a Natale –conclude Ippolito- ma dobbiamo pensare che a Natale 2021 potremo tornare a festeggiare”. Insomma i benefici di vaccini, anticorpi monoclonali e nuovi farmaci, li vedremo già in primavera, ma per tornare alla normalità servirà tutto il 2021.

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. Giuseppe ha detto:

    La criticità di certi comportamenti dell’estate scorsa si è verificata per negligenza , incapacità e tutto quant’altro si possa dire,per mezzo di chi come LEI ,ha fatto sì che i cittadini ricevessero il bonus vacanza,il monopattino , andassero in discoteca ,si recassero alle urne …tanto del virus volutamente non se n’è parlato più…dovevano rilanciare l’economia.Si…nel baratro dell’indifferenza verso chi ha bisogno di LAVORO per il proprio e l’altrui sostentamento familiare,dopo che si sono susseguiti fiumi di DPCM per pretendere la messa in sicurezza delle attività commerciali, con il risultato di COSTRINGERLI ALLA CHIUSURA!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *