Coronavirus in Campania, De Luca: “Le scuole non riaprono se non sono sicure”

Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca è intervenuto in diretta Facebook per gli aggiornamenti sulla situazione epidemiologica in Campania. «Vorrei puntualizzare due cose rispetto ad alcune espressioni che ho sentito nelle trasmissioni tv. La prima è “non litigate”, la seconda è “dobbiamo avere collaborazione col Governo”. Vorrei che fosse chiaro che in Campania nessuno sta litigando: la Regione è concentrata sul lavoro, e c’è solo a Napoli un imbecille che litiga da solo, o che cerca di fare sciacallaggio e aggressioni per nascondere la propria nullità amministrativa e per nascondere il fatto che non ha mosso un dito per contrastare il contagio», le parole di De Luca, in chiaro riferimento al sindaco di Napoli Luigi De Magistris. De Luca ha poi parlato della collaborazione con il Governo: «Se non vogliamo che questi appelli siano tempo perso, bisogna parlare chiaro e dirsi la verità. Vogliamo tutti unità e collaborazione, ma ci devono essere dei presupposti: il primo è la buona educazione, la correttezza reciproca, mi riferisco ovviamente ad alcuni ministri di questo Governo».

Poi un focus sulla riapertura delle scuole. «Abbiamo approvato un’ordinanza che prevede la possibilità di riapertura degli asili e delle prime elementari il 24, ma abbiamo subordinato questa eventuale apertura a un accertamento epidemiologico. In questo momento abbiamo un’ondata di richieste per non aprire, i genitori sono sinceramente preoccupati». «La riapertura per il 24 era una previsione – ha aggiunto De Luca – ma noi non apriremo nulla se non avremo la sicurezza dal punto di vista epidemiologico. Abbiamo scelto una linea di rigore e di tutela della vita dei bambini, delle loro famiglie, dei loro compagni di scuola, manterremo una linea di rigore. Quindi, non anticipo nulla, ma è possibile, forse probabile che non si riapra quando abbiamo previsto di aprire, e comunque non riapriremo nulla se non abbiamo certezze dal punto di vista sanitario». De Luca ha ribadito che «il lavoro è in corso e probabilmente andremo con questo screening anche oltre la data di possibile riapertura, andremo probabilmente con una proroga, ma tranquillizzo tutti: non riapriremo nulla se non avremo condizioni di assoluta tranquillità».

Inoltre, ha ironizzato sul mancato rispetto, in questi giorni, delle norme sulla zona rossa regionale. «Ma quale zona rossa, è stato giusto chiuso qualche negozio. In Campania abbiamo istituito non la zona rossa ma una zona rosè. Una zona – ha proseguito De Luca citando i versi di una canzone popolare molto nota negli anni ’60 – fiorin fiorello l’amore è bello vicino a te. Ma dobbiamo avere carità cristiana in questo periodo – ha concluso il governatore – lasciamo perdere».

Non le ha mandate a dire nemmeno agli ispettori De Luca. «Sono arrivati degli ispettori in Campania, un’altra cialtronata tutta propagandistica, che serviva, come la zona rossa, a parare l’onda di sciacallaggio politico mediatico. Bisognava far finta di mettere qualcosa insieme e ancora oggi – ha sottolineato De Luca – la regione non è a conoscenza delle relazioni degli ispettori. Sono sui giornali ma noi non ne siano stati informati».

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    …..correre appresso a de luca, al governo, agli scienziati, o presunti tali . alle opposizioni becere ed ignoranti è un esercizio che a lungo andare fa diventare dementi come tanti di loro. Il cittadino perbene è diventato responsabile e credo sa giudicare da solo con la sua intelligenza. La parte peggiore del paese, vedi fascioleghisti e cialtroni vari alla sgarbi,maglie e giornalai prezzolati, lasciamola latrare al vento e cuocere nel suo brodo. A tempo debito dovremo solo essere in grado di dare a questa gente un calcio nel posteriore ed allontanarli da tutto e da tutti.

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