Balneari. Iannone (FdI): “da Ue attacco a settore. Da governo inaccettabile immobilismo”

Il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, commissario regionale di FdI in Campania, si è espresso sulla vicenda delle concessioni balneari: “In piena pandemia e con il settore turistico in ginocchio la Commissione Europea non trova di meglio che aprire una procedura nei confronti del governo italiano per la vicenda delle concessioni balneari. La priorità dei burocrati di Bruxelles in un contesto di crisi simile appare evidente che sia distruggere il nostro settore balneare. Una decisione vergognosa che trova una facile sponda nell’immobilismo del governo Conte, che era a conoscenza di questo rischio da mesi e ha fatto finta di nulla. Ciò ha lasciato l’intero comparto esposto a sentenze a dir poco discutibili di diversi tribunali, che hanno indotto molti funzionari comunali a negare l’estensione prevista per legge. Dopo questa presa di posizione di Bruxelles anche quelle amministrazioni che stavano valutando di estendere le concessioni si fermeranno e questo porterà dal 1 gennaio 2021 migliaia di stabilimenti all’asta. Tutto ciò asseconda la volontà di multinazionali e ambientalisti a danno delle imprese italiane e se non arriverà una risposta immediata a difesa della categoria, risulterà lampante che anche in questo caso il governo non è dalla parte degli italiani”. 

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    …….ho scelto di commentare la gravissima situazione che ancora si vive in Italia ed in Campania con l’immagine di uno dei tanti latranti e feroci cialtroni politici , emuli dei vari salvini,meloni,toti,e governatori vari che si servono della stampa prezzolata e di dubbi figuri , alla sgarbi,maglie,vespa,sallusti,santanchè e potrei continuare per ore, per spargere odio,veleno e mistificare la realtà. Per costoro i mille morti di ieri sono “danni collaterali” o “il tributo lieve ” da pagare alla pandemia ed , a loro dire, alla necessità di aprire tutto e subito, far ingrassare imprenditori e commercianti , oltre a consentire ogni bagordo a natale e capodanno e l’orgia natalizia di regali e cenoni.Rimane la voce isolata di Francesco che esorta alla solidarietà , alla sobrietà, a riscoprire le doti di umanità, bontà che dovrebbero distinguere gli esseri umani dalle bestie. Temo che la sua voce rimarrà inascoltata e che la follia collettiva dell’orgia natalizia avrà il sopravvento. Salvo poi tra gennaio e febbraio ricominciare ipocritamente a piangere per le inevitabili altre migliaia di morti .La responsabilità e l’uso della ragione sembra essere diventato in questo paese appannaggio soltanto della parte migliore della società che si sta sacrificando seguendo regole e le leggi e pagando le tasse invece di pietire elemosine, vivere di espedienti e raccogliere le rimasuglie che i potenti lasciano cadere dalla loro tavola imbandita.

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