Il Procuratore di Potenza, Francesco Curcio, smantella organizzazione dedita al riciclaggio di auto rubate

Sono sette le persone raggiunte dalle misure cautelari eseguita questa mattina dalla Polizia Stradale di Potenza a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, guidata dal Procuratore Francesco Curcio, originario di Polla. L’inchiesta portata avanti dalla Procura potentina riguarda il riciclaggio di auto rubate e poi immatricolate nuovamente dopo la presentazione di documentazione falsa, presso la Motorizzazione Civile di Potenza.

E’ stato, inoltre, disposto il sequestro preventivo di 4 autovetture di alta gamma e, nei confronti di due indagati, il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 23mila euro. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Polizia Stradale di Potenza, Napoli e Salerno. Le persone che sono state sottoposte al provvedimento restrittivo sono ritenute gravemente indiziate di reati relativi al riciclaggio di autovetture rubate, perpetrato attraverso la predisposizione e presentazione presso la Motorizzazione Civile di Potenza di falsa documentazione. Lo scopo era di reinserire  nel circuito legale del commercio delle automobili quelle in precedenza rubate, “ripulendo” l’origine delittuosa del bene attraverso una serie di escamotage.

Le indagini hanno permesso di scoprire un sistema  di ripulitura delle auto di provenienza illecita molto ingegnoso: venivano predisposte false denunce di smarrimento (con falsa firma di colui che era stato derubato dell’auto) relative alle targhe ed ai documenti di circolazione delle auto rubate che, esibite presso la Motorizzazione di Potenza, hanno consentito il rilascio, in favore dei riciclatori, di altre targhe e documenti di circolazione che non risultavano censite nell’archivio dei veicoli rubati. Ottenute le nuove targhe – che risultavano emesse a nome del proprietario vittima del furto – i riciclatori, con false dichiarazioni di vendita, hanno trascritto la proprietà del veicolo presso gli uffici del P.R.A. a persone compiacenti o comunque facenti parte dell’organizzazione. Affinché quest’ultima formalità potesse essere espletata, presso gli uffici del P.R.A., è stata presentata altra documentazione apocrifa – carte di circolazioni italiane o estere false – in maniera da ottenere l’intestazione del veicolo e poter richiedere, successivamente, anche l’aggiornamento della carta di circolazione; circostanza quest’ultima che ha permesso all’organizzazione di ripulire completamente il veicolo oggetto di furto e di porlo in commercio sull’intero territorio nazionale.
Sono state, inoltre, individuate anche due ipotesi di infedele nazionalizzazione relative a veicoli rubati per i quali sono stati presentati falsi documenti di circolazione estera, nello specifico tedeschi e danesi. Nel corso dell’indagine, uno degli arrestati di oggi,  era già stato arrestato in flagranza di reato mentre tentava di immatricolare, presso la Motorizzazione di Potenza, un’autovettura rubata esibendo una falsa carta di identità. Ben 13 autovetture di valore sono state sottoposte a sequestro e restituite ai legittimi proprietari e sono state complessivamente denunciate 9 persone.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *