Terremoto in Comunità montana Vallo di Diano. Il centrosinistra si spacca sul presidente Accetta

Trema la Comunità montana del Vallo di Diano. Infuocato consiglio questa mattina sulla situazione dell’ente sovracomunale e rottura tra diversi fronti nel comprensorio. La presidenza di Raffaele Accetta, dopo 12 anni, pare vacillare. Tre mesi fa quattro sindaci (Buonabitacolo, Polla, Atena Lucana e Montesano sulla Marcellana) scrissero una lettera per chiedere la situazione e concretezza dell’attuale maggioranza in seguito anche all’approvazione, in extremis, del bilancio e questa mattina si è tenuto il consiglio dell’ente. Il sindaco di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio, ha scritto sui social una lunga lettera di richieste al presidente Accetta, e quando la guida della comunità Montana stava per leggere il documento, il sindaco di Sanza, Vittorio Esposito, ha girato la sedia e si è messo di spalle in segno di protesta. Da quel momento in poi è cominciata la bagarre. Da una parte i quattro sindaci sopracitati (anche se Buonabitacolo era assente fisicamente), dall’altra il fronte del Pd (Esposito, Michele di Candia e Francesco Cavallone), in mezzo Accetta e la sua leadership che vacilla. Nell’area centro sinistra non si può dimenticare, il consigliere provinciale Pd, Paolo Imparato, anch’egli contro all’attuale maggioranza. Il fronte Pd ha richiesto, in pratica, un azzeramento totale delle cariche e per trovare la soluzione di un empasse che rischia di diventare anche numerico un tavolo provinciale con il partito e i consiglieri regionali Tommaso Pellegrino e Corrado Matera. I tre hanno poi accusato i sindaci di Buonabitacolo, Polla e Atena Lucana di non avere alcuna “sponda” partitica. In base a quanto emerso durante il confronto, entro il 15 gennaio la fronda Pd porterà un possibile organigramma per rifondare la Comunità montana (diverse sono state le accuse rivolte all’attuale governance). Si potrebbe ripartire dallo stesso Accetta – anche se i rumors lo indicano al capolinea – o virare su uno dei tre sopracitati. Altra soluzione potrebbe essere lo slittamento a settembre, dopo le elezioni comunali (strada poco percorribile perché in pratica nel Vallo di Diano si vota ogni anno). La Comunità montana diventa così una situazione incandescente che si aggiunge a tutte le varie situazioni sovracomunali del Vallo di Diano, dal Cda del Consorzio Piano sociale di zona, passando per le situazioni dell’Asl e senza dimentica il Consorzio Centro Sportivo Meridionale.

2 risposte

  1. fusco antonio ha detto:

    …….difficile capire questi politici e queste manovre che sono temo soltanto liti tra comari per la spartizione di poltrone ed incarichi. Certo va evidenziata la mancanza di senso civico e di responsabilità in un momento come quello in cui viviamo dove sarebbe necessaria la serietà e la partecipazione onesta e concreta di tutti. Ma forse tra i cittadini benpensanti e seri e la classe politica ci sono differenze incolmabili e veramente andrebbe fatto un repulisti generale per pulire radicalmente il vallo di diano e l’Italia da tutta la spazzatura che ha invaso ed occupato il potere .

  2. Ghino di Tacco ha detto:

    Notizie lontane dalla realtà a parte il gesto simbolico del sindaco di Sanza condivido quasi da tutti i presenti

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