Tra dichiarazioni vergognose e filastrocche satiriche gli auguri di Geppino D’Amico per il Natale dell’era COVID

È sempre il COVID, con i suoi annessi e connessi paradossali, incommentabili o addirittura satirici, a farla da padrone anche nella puntata pre-natalizia dell’atteso appuntamento settimanale con il giornalista e storico Geppino D’Amico.

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TESTO DI GEPPINO D’AMICO

Nel Vallo di Diano uno degli avvenimenti più significativi di questa settimana, è la Lectio Magistralis con modalità webinar del prof. Giuseppe Ippolito. Originario di Sant’Arsenio, dal 1998 è Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani di Roma ed è componente del CTS del Ministero della Salute. Non ci soffermeremo molto su questo avvenimento in quanto ne ha già parlato in modo esauriente la collega Federica Pistone. E’ opportuno, però, evidenziare il dato principale emerso: il Covid esiste e resiste per cui è necessario mantenere alta l’attenzione anche perché l’Italia, nonostante i provvedimenti sin qui adottati è il paese che presenta una mortalità più alta per milioni di abitanti. Drammatica una slide che il relatore ha mostrato: due medici cinesi, di carnagione bianca, sono stati attaccati dal virus alla pelle che è diventata di colore molto scuro. Questo conferma che il virus, che in passato colpiva soprattutto i polmoni, ora si attacca anche ad altri organi non risparmiando il cardiovascolare, la trombolia, la congiuntivite e la pelle. Ma c’è di più: ora il rischio è che potremmo avere un fallimento economico con una crescita quasi ovunque sottozero tranne che in Cina.

Un altro dato negativo è rappresentato dal fatto che c’è ancora gente che continua a sfidare il virus facendo assembramenti, negando la pericolosità del Covid e addirittura facendo capire che i decessi sono un danno collaterale.  È il caso del presidente della Confindustria della provincia di Macerata, Domenico Guzzini, il quale ha dichiarato: “La gente è stanca. Per salvare l’economia andrebbero tolte le restrizioni e se qualcuno morirà, pazienza”. Incommentabile. L’indignazione è stata totale, compresa quella dei suoi affiliati per cui Guzzini si è scusato ed ha deciso di rassegnare le dimissioni.

Un altro che continua, imperterrito, a percorrere la sua strada controcorrente è il sindaco di Napoli, Giggino De Magistris, il quale dopo gli ultimi assembramenti che hanno interessato altre città d’Italia, serafico, ha dichiarato: “Non c’è niente di male; è stupido meravigliarsi. Se il DPCM dice che si può uscire, le persone escono”. Intanto la politica, dopo avere litigato sulle zone rosso-giallo-arancione, ora inizia a litigare sulle modalità e sulle qualità di assegnazione dei vaccini. Speriamo che la lite sia di breve durata e che la gente si convinca che la vaccinazione, che dovrebbe iniziare subito dopo Natale e non è obbligatoria, è importante. È lecito sperare che se ne convincano anche i negazionisti, molti dei quali pur essendo stati colpiti dal Covid, continuano a sostenere che comunque non si tratta di Covid. Incredibile: Si ammalano di Covid, ma questo non scalfisce il loro scetticismo.

Indubbiamente, un ruolo importante in tempo di Covid è quello degli scienziati, che secondo alcuni, da marzo scorso passerebbero più tempo in TV che negli ospedali e nei laboratori dimostrando di non essere da meno dei politici in fatto di litigiosità. Sperando in tempi migliori ci sia consentito chiudere con un pizzico di ironia proponendovi una breve poesia, ironica, di cui non conosciamo l’autore. Ci è stata inviata da un telespettatore con l’invito di recitarla a Natale. È stata scritta in dialetto; è dedicata ai virologi e si intitola “La litania dei virologi

Si siente a Zangrillo

o’ prublem’ è piccirillo…!

Si siente a Crisanti

ci’ ‘o pigliamme tutti quanti.

Se siente a Bassetti

‘a mascherina non ta  mietti.

Minimizzava Tarro:

pe’ me è sulo nu catarro….!!

Da Gismondo fui a sentenza:

è poco più di un’ influenza.

Galli move sempe ‘a capa:

meglio si ‘a scola nun s’ arape….!!

Stigmatizza poi Pregliasco:

Il tracciamento è stato un fiasco.

Poi lo ammette anche Palù:

nun capimm  niente cchiu’ !

Ma io po’ dico sì è normale

Ca’ invece e sta’ rind  ‘e spitale

chesta gente trova buon’ e sta’ rint’ e trasmission’?

 

Grazie per l’attenzione e auguri di Buon Natale a tutti!

GEPPINO D’AMICO

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