Sala Consilina, mega-manifesto con la frase di Arminio: ecco il “botta e risposta” tra i giovani ideatori e il giovane Assessore Spinelli

Forse nemmeno loro si aspettavano tanto clamore. I GIOVANI di Sala Consilina “battono un colpo” e mettono il loro timbro con un gesto significativo alla fine di un 2020 che li ha visti tra i più sofferenti. Un anno maledetto che li colpiti nel valore fondamentale della loro età: LA LIBERTÀ.
Per la verità di colpi i giovani ne hanno battuti 33, quanti sono stati i metri necessari a comporre la frase emblematica presa in prestito dal poeta paesologo FRANCO ARMINIO, e allora ecco che il gesto trascende: non sono più soltanto i giovani di Sala Consilina, MA SONO TUTTI I GIOVANI DEL SUD a lanciare il loro grido preoccupato. “Tornate, non dovete fare altro. Qui se ne sono andati tutti, specialmente chi è rimasto”.
I GIOVANI DI SALA CONSILINA SENTONO IL VUOTO INTORNO, e sanno che forse nel 2021 la crisi pandemica potrà anche aver fine, ma l’arretratezza culturale, economica e strutturale del Sud resterà un macigno pesante sui loro sogni, sulle loro possibilità di vivere. Il loro è un grido liberatorio dopo un anno senza libertà; NON È UN GRIDO CONTRO SALA CONSILINA MA È UN GRIDO D’AMORE PER SALA CONSILINA E PER IL SUD che forse -loro lo sanno- saranno costretti a lasciare per vivere appieno. Oppure a restare, ma con le ali tarpate.
I giovani di Sala Consilina esistono, e battono un colpo. Lo fanno a modo loro, con il loro entusiasmo e i loro ideali, e anche con la loro irruenza. CERTO, NON CHIEDONO IL PERMESSO. Ma questo 2020 maledetto ha tolto loro il respiro, e QUANDO TI MANCA L’ARIA E TI SENTI ANNEGARE E GRIDI “AIUTO” NON PENSI A CHIEDERE IL PERMESSO. Speri soltanto che qualcuno ascolti, che qualcuno capisca. Speri in una mano tesa, magari in una promessa di soccorso. I giovani di Sala Consilina sperano soltanto che qualcuno risponda: “LO SAPPIAMO CHE CI SIETE”.
Invece la prima risposta non è incoraggiante, non è elastica, non è comprensiva. IL PERMESSO NON C’È, e le Istituzioni sono rigide: “le norme sono norme”. Non è importante interpretare, leggere tra le righe, capire il contesto -questo maledetto 2020- in cui è maturato il gesto. Ciò che conta è “cancellare l’abuso”.
Ma così il clamore del gesto dei giovani salesi cresce a dismisura, perché quella lunga e triste striscia bianca senz’anima diventa più emblematica della lunga scritta che è stata coperta, e che invece aveva cuore. Chissà perché le norme più facili da far rispettare sono sempre quelle che riguardano i ragazzi. Per gli adulti ci sono spesso distinguo, compromessi, a volte si fa addirittura finta di non vedere. In questo caso “il ripristino della legalità” è stato immediato. Il caso è risolto, l’abuso è sanato, l’esempio è dato.
Ma come dice De Andrè:
“Una notizia un po’ originale
non ha bisogno di alcun giornale.
Come una freccia dall’arco scocca
vola veloce di bocca in bocca”.
Più che censura è mancanza di sintonia, di elasticità mentale, di capacità di ascolto, e dimostra perché i giovani di Sala Consilina e del Sud sentono il vuoto intorno. In generale adulti e giovani del Sud viaggiano da tempo su frequenze parallele che raramente si incontrano davvero: non è una bella premessa per il 2021 che sta per iniziare.
Ma per fortuna ci sono invece, fuori e dentro le istituzioni, adulti che hanno uno sguardo e un approccio diverso nei confronti dei giovani e del loro attivismo “politico”, inteso nel senso nobile del termine, quello della partecipazione. Adulti che hanno voglia di dialogare e di tendere loro quella mano, simbolica ma necessaria: adulti che, insieme a questi giovani, accendono la speranza in un anno migliore di quello appena trascorso.
Ma adesso parola a loro: a due rappresentanti dei giovani che hanno ideato il manifesto (Antonio Parrella e Stefania Maio), e a un rappresentante degli adulti che tendono la mano (l’Assessore Francesco Spinelli).

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3 risposte

  1. fusco antonio ha detto:

    …..sono molti gli adulti che hanno vissuto in gioventù e rivivono in vecchiaia la frustrazione di questi ragazzi e che sono vicini a loro, valigia in mano, gambe in spalla e pedalare al nord o all’estero. Questi ragazzi mi aprono il cuore e mi danno fiducia in un futuro migliore. <Speriamo bene!!!!

  2. fusco antonio ha detto:

    ho dimenticato di r icordare ai giovani ed agli adulti che le responsabilità sappiamo tutti di chi sono. Ripeto : una classe politico dirigenziale pessima nella quasi totalità che ha afflitto ed affossato questo territorio dal fascismo ai giorni nostri. Il solo pensiero di costoro è stato ed è quello dell’interesse personale da coltivare ed espandere approfittando della cosa pubblica e del suo denaro. Clientele, nepotismo, corruzione, mazzettifici e quantaltro sono stati bandiera e segno distintivo di ogni partito politico che si è avvicendato al potere. Naturalmente grande responsabilità ricadono sul popolo che ha votato quasi sempre lasciandosi comprare e manovrare a piacimento per avere delle elemosine da perdsita de compagne della perdità di dignità ed onore. Sarebbe ora che si destasse il popolo salese salesi e quello del vallo dal sonno della ragione. dignità

  3. fusco antonio ha detto:

    non sono riuscito a cancellare un errore di stampa che riguarda le parole “da perdsita de ” dopo la parola “elemosine” ed anche “salesi” dopo salese. .Me ne scuso, ma il senso di quello che volevo dire si comprende.

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