Scuole, è sempre il solito caos. Prevista la ripresa in presenza, ma Comuni in difficoltà per gli screening

Si avvicina la riapertura delle scuole in presenza in Campania, prevista gradualmente dal Governatore Vincenzo De Luca a partire da lunedì 11 gennaio, salvo verifica dei dati pandemici in programma oggi.

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Da un lato l’esigenza di restituire agli studenti il diritto allo studio superando la didattica a distanza ormai preponderante da quasi un anno, dall’altro il protrarsi dell’emergenza COVID con dati non certo rassicuranti, e dei quali si teme una impennata dopo le festività natalizie e di fine anno. In mezzo docenti, operatori e personale scolastico, genitori e studenti piccoli e grandi, con posizioni spesso tra le più diverse ad alimentare il caos scuola che sembra non avere fine. Anche per le indecisioni che partono dall’alto e che non fanno chiarezza. Il cronoprogramma regionale ha visto, per quanto riguarda la DAD, la ripresa delle lezioni il 7 gennaio. Seguirà l’11 gennaio il ritorno in classe per gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria. A partire dal 18 gennaio, dopo nuova valutazione della situazione epidemiologica generale, dovrebbe seguire la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria. Successivamente, dal 25 gennaio, il rientro in classe dovrebbe riguardare le scuole secondarie di primo e secondo grado.  Nella giornata di ieri il Governatore De Luca ha annunciato l’arrivo di 350mila test antigenici destinati al personale scolastico e a quello dei trasporti. Ma il rientro scolastico post-natalizio esigerebbe screening destinati a tutta la popolazione coinvolta, ed in questo senso a Sala Consilina è arrivata la richiesta dei consiglieri del gruppo comunale SaleSi Domenico Cartolano, Antonio Santarsiere, Angela Freda e Teresa Paladino. “Tenuto anche conto degli inevitabili ricongiungimenti familiari avvenuti durante le festività appena passate -si legge sul documento- si chiede al Sindaco di Sala Consilina, massima Autorità Sanitaria comunale, di valutare di disporre con la massima urgenza un nuovo screening  antigenico sulla popolazione interessata dal rientro scolastico (personale docente, non docente, alunni e famiglie) al fine di garantire la ripresa delle lezioni in presenza nella massima sicurezza dei cittadini”. Dal Comune Salese fanno sapere di essere in costante contatto con il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, ed in particolare di attendere la verifica dei dati pandemici odierni e la conferma ufficiale della riapertura in presenza fino alle seconde elementari per lunedì 11 gennaio. La situazione è ancora in evoluzione, ma a condizionare i tamponi -che in questa fase dovrebbero coinvolgere solo a Sala Consilina più di mille persone- ci sono problematiche di diverse tipologie. La prima riguarda il numero della popolazione interessata, che nella città capofila è appunto molto elevato. Poi c’è la tempistica, perché un test effettuato oggi perde molta efficacia se la riapertura delle scuole viene rimandata di una settimana. Poi ci sono l’aspetto economico, visto che l’unità di crisi regionale non ha autorizzato i tamponi, e quello  relativo all’attendibilità: i test che i Comuni -a loro spese- possono effettuare non hanno infatti tutti la stessa affidabilità. Non a caso i tamponi effettuati a Caggiano e Polla, comuni che hanno bruciato i tempi per gli screening, sono di tipologie diverse, anche se in ogni caso producono comunque qualche certezza in più.  In questa ottica a Polla i Test Antigenici su base volontaria riservati ai docenti, al personale ATA e agli alunni sono stati programmati per la giornata di oggi.

 

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