Sant’Arsenio, “A Congrea r’i muorti” rinnova le cariche e lo statuto in vista dei 500 anni dalla sua fondazione

Nuovo Statuto e regolamento per la “Confraternita di Santa Maria del perpetuo suffragio” di Sant’Arsenio nata dalla fusione della “Pia Confraternita di Santa Maria de’ Suffragi” e l’Associazione del “Perpetuo Suffragio” (fondata nel 1924 da don Angelo Greco e riconosciuta dal vescovo di Diano del tempo) da tutti denominata : ” ‘A cungrea r’i muorti”. Nel piccolo centro del Vallo di Diano,    rimane un’istituzione di tutto riguardo sia per l’azione ecclesiale svolta negli anni sia per l’impegno socio-religioso offerti alla comunità ecclesiale e civile locale. Lo scorso settembre 2020, i confratelli -“i fratielli”- riuniti in Assemblea hanno approvato il nuovo Regolamento mentre, lo scorso 30 novembre, il vescovo diocesano mons. Antonio De Luca ha approvato il nuovo Statuto e contestualmente il responsabile diocesano per le confraternite, don Gabriele Petroccelli, ha promulgato il Regolamento.
Tra le novità che riguardano l’azione della Congrega: il rinnovato impegno per il Servizio della Carità, indispensabile in questo tempo presente e l’ingresso delle donne nella Congrega, così com’era fin dal 1878, allorquando anche “le sorelle partecipavano alla vita della confraternita”.
Nel mese di dicembre scorso, i confratelli, al termine della santa Messa mattutina, hanno eletto, a scrutinio segreto, il priore e il vice: Mario Vricella e Luigi D’Amato mentre, gli altri consiglieri  eletti  sono Domenico Graziano, Domenico D’Arcio e Mario D’Amato.
Lo scorso 10 gennaio, poi, così come dettato dalla consuetudine locale, il priore e il nuovo direttivo al canto del “Veni Creator Spiritus” e con una candela accesa tra le mani hanno prestato giuramento e sono stati immessi nell’incarico, per il triennio 2021-2023, dal rettore – parroco di Sant’Arsenio, don Angelo Fiasco e alla presenza, tra gli altri, del padre spirituale don Antonio Breglia. “Alla Congrega, aggiunge lo storico Giuseppe Aromando, che cerca di fare del suo meglio per mantenere viva la tradizione per il Suffragio dei morti, offriamo il nostro contributo in termini umani oltre che d’impegno. Auguriamo alla Congrega e ai suoi associati di giungere, con rinnovata gioia e vigore, al traguardo dei 500anni, così da riconsegnare a tutti i santarsenesi questo monumento di Fede e di Amore, di Carità e di Servizio. Duc in altum”.

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