Smantellata associazione dedita al traffico di droga tra Salerno e Napoli: 45 misure di custodia cautelare

Gli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Salerno, coadiuvati da personale delle Squadre Mobili di Napoli e di altre Questure, con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine, di unità cinofili e il supporto aereo di un elicottero della Polizia di Stato, all’alba di oggi, hanno eseguito, nelle province di Salerno e Napoli, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Salerno, su  richiesta della DDA   di Salerno, nei confronti di 45 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di un’ associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

In particolare, lo sviluppo dell’attività d’indagine, condotta da questa Squadra Mobile, e coordinata dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Salerno, ha posto in evidenza l’esistenza di compagini criminali ben organizzate, operanti a Salerno, capaci di riversare massicciamente, in modo costante e sistematico, sostanze stupefacenti in diversi quartieri della città e dei comuni limitrofi, con annesse attività illecite  connesse all’acquisto, trasporto, detenzione, lavorazione, confezionamento, vendita e cessione di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina, hashish, crack e marijuana.

Le attività info-investigative, anche mediante intercettazioni telefoniche e telematiche e con l’installazione di telecamere   hanno permesso di portare alla luce l’intera filiera del traffico di stupefacenti, a partire dai pusher fino ad arrivare ai rifornitori del narcotico, e identificare i maggiori promotori dell’organizzazione criminale in Luca Franceschelli e Fabio Salzano che, con i loro sodali, hanno rappresentano sul territorio salernitano uno dei più forti e stabili canali di approvvigionamento di sostanze stupefacenti di diverso tipo.

Nel corso delle  indagini sono state tratte in arresto   7 persone in flagranza di reato   con contestuale sequestro di diverse tipologie di sostanze stupefacenti. I componenti del sodalizio, durante le conversazioni telefoniche intercettate, hanno adoperato sempre un linguaggio criptico ed utilizzato forme di comunicazioni implicite previamente concordate per evitare di esplicitare il reale oggetto dei loro colloqui.  La combinazione degli elementi raccolti ha consentito emettere la misura cautelare nei confronti una pistola a tamburo e denaro in contanti, probabile provento dell’attività illecita, per una somma di circa settecentomila euro.

 

 

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