Un arsenale in casa: anche armi da guerra. Arrestato un anziano a Rionero in Volture

Questa mattina, all’alba, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza guidate dal procuratore originario di Polla, Francesco Curcio, e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, è stata data esecuzione alle operazioni di perquisizione personale e locale nei confronti di un pensionato ottantatreenne di Rionero in Vulture, Donato Santoro. Le operazioni di perquisizione, condotte con l’ausilio delle unità cinofile del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, portavano al rinvenimento di un nutrito arsenale di armi e parti di esse, clandestine e da guerra, munizionamento e polvere da sparo, oltre ad un poligono artigianale costruito dallo stesso pensionato nel circondario rurale della Città del Vulture, dove lo stesso teneva sedute di tiro con armi da a fuoco non autorizzate.

Le articolate indagini degli inquirenti si indirizzavano alla persona dell’ottantatreenne Santoro sin dal rinvenimento di diverse armi, tra cui un mitragliatore da guerra di provenienza statunitense, effettuato, nell’ottobre 2020, dai Carabinieri di Melfi presso un deposito agricolo dell’agro melfitano che portò all’arresto nella flagranza del reato di detenzione illecita di armi e munizionamento da guerra del proprietario del citato capannone, un imprenditore agricolo quarantasettenne, Michele Mossuca, ed all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un trentanovenne di Melfi, Luigi Lioi, gravemente indiziato di aver affidato tale arsenale all’imprenditore per custodirlo in regime temporaneo. Nel corso delle operazioni di perquisizione a carico dell’anziano Santoro, a conferma degli indizi raccolti, i militari dell’Arma avevano modo di accertare come lo stesso avesse predisposto all’interno di due abitazioni un complesso sistema di stanze e vani segreti dove insieme al folto arsenale di armi – laboratorio di armi legalmente detenute quanto di armi e numerosissime armi da guerra o parti di esse e clandestine (il sequestro più rilevante avvenuto in Lucania) tra cui spiccava una pistola a forma di penna di produzione artigianale oltre ad un numero imponente di canne per fucili mitragliatori, è stato trovato rinvenuto un ulteriore vano segreto, al cui interno, in prossimità dell’esposizione di alcune armi in vendita, vi era una cassaforte contenente la somma di euro 102mila euro in contanti. Somma questa ritenuta provento dell’attività delittuosa di vendita illegale di armi e, pertanto, sottoposta a sequestro.

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