Serie B: perché la Salernitana di Castori può lottare per la promozione

Il campionato di Serie B è senza dubbio un torneo ricco di insidie, lungo e difficile da decifrare. Arrivati a questo punto della stagione, però, è possibile avere un quadro più chiaro della situazione e delle squadre che possono lottare per la promozione. Oltre all’Empoli capolista che sembra essere destinata alla promozione diretta, le altre squadre se la giocheranno fino alla fine per l’accesso in Serie A.

 

Tra queste, come confermano gli esperti di scommesse online, c’è la Salernitana. I campani occupano momentaneamente il quarto posto in classifica ma possono guardare con ottimismo al prosieguo della stagione in vista di un rush finale che si annuncia più avvincente che mai.

 

Tra i motivi che mettono la Salernitana nella posizione di poter ambire alla massima serie c’è l’arrivo del giovane Sanasi Sy. Anche la Sampdoria che, 24 ore prima, aveva praticamente annunciato il suo acquisto al punto che il tecnico Claudio Ranieri manifestò una certa soddisfazione in conferenza stampa. Con una operazione lampo, però, il direttore sportivo Angelo Fabiani lo ha strappato alla concorrenza assicurandosene le prestazioni per le prossime tre stagioni. Tra l’altro senza alcuna sinergia con la Lazio, almeno ufficialmente. Stando a quanto riportato da tutti i siti che seguono la Samp, alla base del mancato accordo ci sarebbe una offerta economicamente più vantaggiosa della società granata. Non tanto per l’acquisizione del cartellino (100mila euro, la stessa cifra messa sul tavolo dai liguri) quanto per l’ingaggio: 250mila euro netti più bonus rispetto ai 125 mila garantiti dal ds Osti. Si tratta, dunque, di un investimento interessante anche in prospettiva futura, un giocatore nel quale il club di Lotito e Mezzaroma crede molto.

 

Intanto la squadra di Castori dopo il secondo pareggio consecutivo rimediato, in casa, tra dubbi e rabbia, con il Chievo Verona, dovrà affrontare il Pisa. Lo stesso Pisa che nell’ultimo turno di campionato ha perso con la Cremonese e che alla ricerca del riscatto sportivo. Nel girone d’andata, allo stadio Arechi, la partita si chiuse con la netta vittoria dei granata, un secco 4-1, e tutti a casa contenti. Ma dopo quasi quattro mesi la storia è cambiata: quelli del cavalluccio marino hanno ingranato la marcia, nel vero senso della parola, e hanno cominciato ad inanellare una serie di risultati positivi che li ha spinti nelle zone alte della classifica, al secondo posto.

 

Gennaro Tutino, l’uomo in più

Uno dei punti cardine di questa Salernitana è senza dubbio Gennaro Tutino. A distanza di pochi mesi dalla chiusura di una trattativa molto lunga e complessa, l’attaccante napoletano è riuscito a conquistare la fiducia della società, della dirigenza, dello staff tecnico e dell’intera tifoseria risultando molto importante nell’economia del gioco di Castori. Molti addetti ai lavori hanno affermato senza dubbio che Tutino a Salerno sia stato il colpo dell’intero mercato estivo, del resto Claudio Lotito e Marco Mezzaroma potrebbero investire ben 5 milioni di euro a fine stagione per assicurarsene le prestazioni a titolo definitivo. Alla base dell’amore della gente per il bomber partenopeo non solo i sette gol in gare ufficiali (tanta roba se si considera il modulo difensivo adottato da Castori), ma anche la sua totale volontà di indossare la maglia granata anche quando arrivavano offerte allettanti come quelle di Lecce, Monza e Pescara. Tutino non ha avuto dubbi e ha spinto con il Napoli e con la stessa Salernitana affinché potesse essere il nuovo attaccante, animato dalla voglia di restituire entusiasmo ad una piazza in fibrillazione e di esultare, quanto prima, sotto quella curva Sud che ha saputo stregarlo anche da avversario.

 

Belec e Casasola gli stakanovisti

Il portiere sloveno è stato in campo per tutti i 1440 minuti disputati fin qui dal team granata. L’ex della Sampdoria è tallonato da vicino da Tiago Casasola, primo giocatore di movimento per minutaggio, che ha toccato quota 1437. Belec e Casasola sono anche gli unici due giocatori che sono stati utilizzati da titolari in tutte le 16 gare giocate dai granata. A distanza ravvicinata ci sono anche Gyomber (1347) e Tutino (1301). Nella speciale classifica dei giocatori maggiormente impiegati da Castori nel corso del girone d’andata ci sono poi Djuric (1267), Kupisz (1213), Di Tacchio (1184) e Aya (1182). Chiudono la top 11 tre giocatori che, però, non raggiungono nemmeno quota 1000 minuti: Lopez (973), Cicerelli (723) e Schiavone (635). Sono loro i giocatori su cui mister Castori ha fatto più affidamento durante la prima metà di stagione, ma non sono da disdegnare nemmeno i dati relativi ad Anderson (535), Capezzi (490), Mantovani (472), che nella passata stagione avevano fatto fatica (per diversi motivi).

 

A singhiozzo sono stati utilizzati Dziczek (456), Bogdan (343), Veseli (315). Dati poco rilevanti quelli di Gondo (165), Giannetti (107), Lombardi (67 minuti prima di infortunarsi seriamente), Antonucci (18) e Baraye (in campo per appena 2 minuti e ora ceduto all’Avellino).

 

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