Rifiuti interessati nel salernitano: i Carabinieri scoprono una nuova “Terra dei Fuochi”

Operazione all’alba dei Carabinieri nelle province di Salerno Caserta e Napoli. Sono 14 le persone indagate, sei in carcere otto agli arresti domiciliari, poiché considerati membri di un’associazione per delinquere finalizzata al “traffico illecito di rifiuti tossici speciali e pericolosi di categoria eco/ tossica”. Il provvedimento si fonda sugli indizi di colpevolezza acquisiti dei Carabinieri della compagnia di Eboli, nell’ambito dell’indagine denominata “Gold business” in ragione della facilità e del volume di guadagno per i consociati. L’indagine è stata diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ed è partita nel febbraio del 2019. La complessa ed articolata attività investigativa nata da una semplice segnalazione ai carabinieri è proseguita attraverso un’imponente attività di intercettazioni telefoniche  e servizi di osservazione e controllo del territorio che ha consentito di individuare una fitta rete criminale operante nei comuni di Serre, Altavilla Silentina, Castel San Giorgio, Sant’Egidio del Monte Albino, Angri, Scafati, Mercato San Severino e nel napoletano nei comuni di Torre Annunziata, Boscoreale, Castellammare di Stabia e a Maddaloni in provincia di Caserta. Il sodalizio, , privo di qualsiasi autorizzazione al trasporto e allo smaltimento, trafficava illecitamente rifiuti perlopiù speciali prelevati con mezzi di trasporto non autorizzati presso imprese produttrici del settore “gestione rifiuti speciali”,  “spurgo pozzi neri”, “conserviero” e “conciario” a fronte di un compenso tra 1000 ed i 3000 euro per ogni carico, con il successivo sversamento e tombamento nei terreni agricoli e in zone sottoposte a vincoli e riserva naturale che diventano delle vere e proprie discariche abusive tossiche e pericolose. L’organizzazione è risultata particolarmente pericolosa per avere piena disponibilità di terreni ed aziende di proprietà degli indagati e di società ad essi collegate. Il traffico illecito di rifiuti si sarebbe protratto per almeno 8 mesi. Particolarmente allarmanti sono risultati alcuni scarichi di rifiuti eco/tossici pericolosi effettuati nei mesi di luglio ed agosto 2019 presso un fondo agricolo a Serre in una zona demaniale a meno di 150 metri dal fiume Calore ricadente nella Riserva Naturale Regionale Foce Sele Tanagro. L’operazione ha portato al sequestro di 3 aziende ubicate nei comuni di Sant’Egidio del Monte Albino, Castellammare di Stabia e Scafati, di 6 autocarri, un mezzo agricolo e oltre 25000 metri quadri di terreni adibiti a discarica abusiva oltre ad aver svelato e quantificato un fatturato legato all’attività illegale pari a circa 1 milione di euro.

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