Punto nascite ospedale di Polla. Siamo “punto e a capo”: di nuovo a rischio chiusura

“Siamo punto e a capo. Si rischia di nuovo la chiusura del punto nascite dell’ospedale di Polla”. Questa volta non sono tanto i numeri relativi alle nascite registrate a creare “problemi” ma bensì il numero del personale medico in servizio. Oltre al Dirigente Medico, il dottore Francesco De Laurentis in servizio nel reparto di Ostetricia e Ginecologia vi sono altri 4 medici. Nel giro di pochi anni si è passati da un reparto in cui erano in servizio 8 medici ad un reparto che dal mese di maggio, con il pensionamento di un medico, avrà in forze la addirittura la metà dei medici con le conseguenti ripercussioni sul personale che già soffre un carico di lavoro importante. In sostanza, già adesso, coprire i turni è molto complicato. Sappiamo bene che il personale sanitario ha il dovere e diritto di osservare delle ore di riposo, questo consente loro di “ricaricare le forze” sia fisiche che mentali. Il primario De Laurentis ha più volte sollevato il problema ai vertici dell’Asl Salerno ed anche ai rappresentanti politici del territorio ed in seno al consiglio regionale. “E’ una situazione al limite, ha detto. Non si può continuare a lavorare in queste condizioni”. I reparti in sofferenza all’ospedale di Polla sono diversi. Alcuni vanno avanti con le convenzioni che l’Asl Salerno continua a stipulare per coprire la carenza di personale. E’ il caso del reparto di pediatria dell’ospedale di Polla, guidato dal dirigente medico, Teodoro Stoduto che più volte ha sollevato l’annosa questione della mancanza di personale medico. Ricordiamo che oltre al dottore Stoduto, in forze al reparto, vi è solo un altro medico dipendente dell’Asl. Altra situazione insostenibile si registra nel reparto di Ortopedia dove in servizio vi sono solo due medici. Un numero impensabile per un reparto che è strettamente connesso con l’emergenza-urgenza. Insomma, l’ospedale di Polla, che più volte ha dimostrato di essere di vitale importanza per il territorio, per l’emergenza-urgenza, vista la sua posizione strategica, continua a vivere in bilico: nell’incertezza o per mancanza di personale o per mancanza di attrezzature. L’impegno del personale e della direzione sanitaria affinchè il “Curto” continui ad assicurare assistenza al territorio è costante: manca, questa è l’impressione che si ha, la volontà della direzione strategica a risolvere definitivamente delle problematiche si trascinano da anni e che sono state segnalate da più parti: dallo stesso personale, dai sindacati e da alcuni rappresentanti politici del territorio.

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