A Biella un monumento per commemorare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale: San Rufo partecipa all’iniziativa

La Città di Biella ha inaugurato il 17 marzo 2019, in occasione delle manifestazioni celebrative previste per la riunificazione d’Italia, una particolare installazione commemorativa presso l’area monumentale “Nuraghe Chervu”, eretta nel 2008, alle porte della città vicino al Torrente Cervo, dedicata alla Brigata “SASSARI” e ai Caduti biellesi della Prima Guerra Mondiale.

Alcuni massi di “melafiro” estratti dalle vicine cave di Curino sono stati posati nel giardino, a ricordo degli studi scientifici che il geologo Alberto Ferrero della Marmora compì nel territorio biellese, prima del suo forzato trasferimento in Sardegna, isola che la Marmora amò, al pari delle genti che l’abitavano, componendo su di essa oltre cinquanta lavori scientifici, iniziati nel 1819. Le sue spoglie mortali sono custodite a Biella nella cripta della basilica di San Sebastiano, tempio civico della città; a fianco, quelle dei tre fratelli generali che fecero l’Italia: Alessandro, Alfonso e Carlo Emanuele.

Nel centesimo Anniversario delle celebrazioni della grande Guerra, la città ha avviato il completamento dell’area monumentale, inserendovi un lastricato commemorativo composto da pietre provenienti da tutti i Comuni d’Italia, affinchè la memoria collettiva affievolita sia invece ringiovanita e tramandata.

Fra pochi giorni in quell’area monumentale sarà presente anche la pietra inviata dal Comune di San Rufo con inciso il nome del paese e il numero dei caduti. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Sindaco Michele Marmo, che non appena ricevuta la richiesta del Comune piemontese, si è adoperato in prima persona con l’ausilio dei suoi collaboratori per la ricerca della pietra più adatta e per l’incisione sulla stessa del nome del paese e del numero dei sanrufesi morti nella grande Guerra.

Con queste parole il Sindaco Marmo ha spiegato il perchè della partecipazione del comune da lui guidato a questo progetto: “Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa degli amici biellesi perché consideriamo il ricordo e la memoria dei nostri caduti un pilastro fondante della nostra comunità, che non si deve mai indebolire e deve essere tramandato alle future generazioni”.

 

 

 

 

 

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