Giornata nazionale vittima del Covid: sono 46 le persone che hanno perso la vita nel Vallo di Diano. Circa 600 in provincia

Sono 46 le vittime legate al Covid nel Vallo di Diano. La più giovane aveva 45 anni, tra loro anche il comandante dei vigili del fuoco Luigi Morello e il parroco di Caggiano, don Alessandro Brignone. Circa 600 le vittime in provincia di Salerno. Un bilancio che purtroppo pare destinato a crescere nel prossimo futuro. Ma oggi e negli avvenire sarà questa la giornata loro dedicata. Ogni anno il 18 marzo sarà la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus. Il via libera è arrivato nella mattinata del 17 marzo, quando la commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all’unanimità il ddl che crea la giornata per le vittime del Covid. In occasione della prima edizione della Giornata, il presidente del Consiglio Mario Draghi è a Bergamo.

Per ricordare le oltre 103 mila vittime italiane della pandemia  sono previste due cerimonie a Bergamo: alle ore 11 verrà deposta una corona di fiori al Cimitero monumentale della città e alle 11:15 al Parco Martin Lutero alla Trucca si svolgerà l’inaugurazione del Bosco della Memoria. Inoltre la Presidenza del Consiglio ha richiesto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici. Anche il presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) è intervenuto sul tema, chiedendo a tutti i sindaci del Paese un minuto di silenzio davanti alla bandiera italiana in concomitanza con la cerimonia a Bergamo con il presidente del Consiglio Draghi.

Il 18 marzo dell’anno scorso a Bergamo, uno dei luoghi più duramente colpiti nel corso della prima ondata, i camion dell’esercito uscivano dalla città, trasportando le centinaia di bare dei defunti in attesa di sepoltura, per portare altrove per la cremazione.

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