L’omaggio di Alejandro Marmo a Maradona e la “politica creativa” di Strianese negli auguri Pasquali di Geppino D’Amico

Sotto i riflettori del giornalista e storico Geppino D’Amico in questo appuntamento pre-Pasquale l’omaggio di Alejandro Marmo a Maradona e la “politica creativa” di Strianese. Ma prima una riflessione sull’attualità di Alfredo De Marsico e sulle origini “antiche” dei problemi del sistema giudiziario.

TESTO DI GEPPINO D’AMICO

In attesa dell’evolversi dell’iter parlamentare del disegno di legge relativo alla revisione dei provvedimenti che nel 2013 portarono alla soppressione di 27 tribunali dalle Alpi allo Stretto di Messina restiamo in tema proponendovi l’opinione espressa dal un grande giurista del passato, il prof. Alfredo De Marsico, sulla riforma proposta nel febbraio del 1977 dall’allora ministro Francesco Paolo Bonifacio, Senatore e già Presidente della Corte Costituzionale, Non un giurista o un ministro per caso.  De Marsico, che in polemica con la Magistratura, alcuni anni prima aveva chiesto al Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat,  lo scioglimento del CSM “per cancrena”, commentò negativamente la proposta Bonifacio nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo Palazzo di Giustizia di Ariano Irpino, presente lo stesso Bonifacio. Dell’intervento di De Marsico c’è traccia nel libro “Il sole tramonta sul tavolo di questa Corte d’Assise”, un diario epistolare con la dott.ssa Maria Antonietta Stecchi De Bellis, pubblicato postumo dall’Editore Schena. Dopo avere ricordato che proprio a Sant’Angelo dei Lombardi aveva discusso (nel febbraio 1910, a meno di 22 anni) la prima causa di Tribunale, avendo come avversario Enrico De Nicola, De Marsico scrive: “Ho preso a criticare le riforme che proprio ieri, (siamo nel febbraio del 1977), a quanto riferiscono i giornali, il Ministro ha proposto al Consiglio dei Ministri per la soppressione dei Pretori e la istituzione dei giudici onorari. L’ho criticato senza riguardi, ed ho concluso che l’Italia è nelle orribili condizioni attuali per i provvedimenti catastrofici che i Governi, l’uno dopo l’altro, hanno emanati sebbene di ciascuno fossero prevedibili le conseguenze: queste riforme abbatterebbero gli ultimi pilastri contro il caos, infiacchiti dallo scuotimento di tutti gli edifici dello Stato, ma ancora esistenti. Ha risposto lui, prodigandosi in complimenti, ma eludendo il problema, come sempre, ed ha ricominciato a fumare la pipa… Non ho mancato di dire che non sentivo ragioni per soffocare il mio pensiero su problemi che interessano la Patria. Posso assicurarti non solo del consenso di tutti ma del compiacimento di coloro che erano in grado di valutare la sostanza delle questioni. Fin qui De Marsico nel 1977. Chissà cosa avrebbe detto oggi di fronte allo scempio che è stato fatto dalla premiata ditta Severino&Birritteri! Possiamo solo immaginarlo!

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La politica non finisce mai di stupire: dalla fantasia al potere, vagheggiata dai giovani del ’68 o dall’effimero delle estati romane dall’assessore Renato Nicolini siamo passati alla politica creativa. Non può definirsi diversamente la decisione del presidente dell’Amministrazione Provinciale di Salerno, Michele Strianese, che ha firmato un bando per cercare restauratori professionisti e specializzati per restaurare le opere d’arte della provincia a titolo completamente gratuito con tanto di beffa finale in quanto ogni spesa eventuale sarà completamente a carico del restauratore. Sui social non sono mancati i commenti negativi ma anche ironici tanto che qualcuno si è chiesto: Ma Strianese come sindaco di San Valentino Torio e come presidente della Provincia lavora gratis? La risposta è: “Non lo so”.

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Concludiamo con una notizia che ha avuto ampio risalto sulla stampa argentina e che farà felici anche i tanti tifosi del Napoli presenti nel Vallo di Diano. L’ambasciatore argentino in Italia, Roberto Carlés, ha annunciato che prossimamente verrà installata a Napoli una scultura in ferro battuta (stiamo vedendo il disegno) in omaggio a Diego Maradona realizzata dall’artista Alejandro Marmo che, come è noto, è figlio di un sanrufese emigrato in Argentina. Lo stesso Marmo ha donato al comune di San Rufo, all’ospedale di Polla ed a quello degli Incurabili a Napoli un’opera, sempre in ferro battuto, dal titolo l’Abbraccio e due opere che ha donato a Papa Francesco alte 4 metri: il Cristo dei poveri e la madonna di Lujan. Inoltre il disegno raffigurante l’abbraccio è stato utilizzato da Mondadori come copertina del libro di Papa Francesco “La mia idea di arte”.

GEPPINO D’AMICO

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    ……..essendo cresciuto a pane e giustizia, mio padre era il responsabile della cancelleria del tribunale di sala consilina dal lontano 1946 agli anni ottanta ho sentito spesso parlare di crisi della giustizia, di giudici scansafatiche ed anche peggio, di avvocati mercenari ed anche peggio. De Marsico poi a fine della sua vita e carriera aveva forse dimenticato di essere stato “Il Guardasigilli ” del fascismo mussoliniano e quindi corresponsabile dello sfascio di ogni libertà e giustizia. Di che parliamo allora?????

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