Istituire una Fondazione di Partecipazione per gestire il “Sistema Museo di Padula “: la decisione del giunta

L’esclusione della città di Padula a Capitale Italiana della Cultura 2021 non esaurisce la volontà dell’amministrazione della città della Certosa di San Lorenzo di creare una “nuova gestione” del modello Padula Sistema Museo. Come si evince da una delibera di Giunta pubblicata sull’albo pretorio on line del Comune, “ la volontà dell’ amministrazione è quella di garantire – in ogni caso – che le azioni correlate debbano sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa del “Sistema Padula” riconoscendo il valore della leva culturale come volano per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e, infine, il benessere individuale e collettivo”. L’amministrazione ritiene che “ il modello più idoneo per la gestione del sistema culturale che si intende strutturare è rappresentato da una fondazione di partecipazione, quale strumento per convogliare gli sforzi comuni del pubblico e del privato nella realizzazione di progetti condivisi, senza necessità di allocare sin dall’inizio ingenti patrimoni”. Per questo nel documento pubblicato sull’albo pretorio del comune si delibera la volontà di dar vita ad una Fondazione di Partecipazione per la gestione del Sistema Museo di Padula con una serie di tratti distintivi elencati nel documento, tra cui l’“Assenza di scopo di lucro”. La Fondazione di Partecipazione si caratterizza per un “azionariato diffuso”, spiega la delibera,”… si pone quale istituto giuridico non lucrativo, fiscalmente agevolato e gestibile attraverso criteri di efficienza, efficacia e economicità dell’azione, in grado di far coesistere in un unico ente operativo soggetti pubblici e privati, ciascuno con la possibilità di mantenere intatte le proprie peculiarità, pur entrando a pieno titolo nel progetto/progetti che la Fondazione segue” .

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Una risposta

  1. Morrone Giovanni Battista ha detto:

    Se si crea una fondazione per la gestione della Certosa di Padula, questa fondazione, deve gestire tutta la certosa, compresa quella parte, che attualmente è gestita, dalla sovrintendenza.

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