Coronavirus in Campania, De Luca: “Siamo ultimi per fornitura vaccini, è vergognoso”

“La Regione Campania ha ricevuto un numero di vaccini pari al 25 per cento della popolazione. Siamo l’ultima in Italia per la fornitura: è una vergogna”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto punto sull’emergenza Covid del venerdì in diretta Facebook. “Ed è scandaloso che nessuno ponga fine a questa vergogna”, ha detto ancora il governatore, che ha parlato di “delinquenza politica”.

“Noi abbiamo 200mila cittadini campani che vengono privati dei vaccini – ha aggiunto – ed è vergognoso che dinanzi a questa realtà dobbiamo solo sentire solo delle litanie e della banalità”.

Tra “oggi e domani la Campania raggiunge l’obiettivo del 100 per cento degli ultraottantenni e nelle prossime settimane per i non deambulanti”, ha quindi annunciato De Luca, che poi è tornato sulle sue dichiarazioni degli scorsi giorni in merito al proseguimento della compagna vaccinale in regione. ”Sì alla vaccinazione per fasce di età, ma dobbiamo anche guardare al rilancio dell’economia”, ha detto il presidente, chiedendo anche che si proceda “con la linea del rigore e del buon senso e non solo secondo una impostazione burocratica”.

“In Campania – ha proseguito – non abbiamo ‘salti’ di prenotazioni. Arrivate le dosi a gennaio, abbiamo iniziato. Qui non è avvenuto a differenza di altre parti di Italia”, ha sottolineato De Luca. “A dicembre c’è stata solo una giornata dimostrativa solo per fare un po’ di propaganda anche rispondere ai no vax. Ma nessun salto di prenotazione”, ha spiegato. Inoltre, il governatore campano ha reso noto che presto saranno consegnate presto 240mila tessere di avvenuta vaccinazione.“

Ancora oggi abbiamo 2000 positivi e 400/500 decessi. Dobbiamo avere rigore e attenzione per la situazione sociale ed economica”, ha spiegato il governatore, illustrando la situazione del contagio in regione.. “Dobbiamo avere attenzione alle persone in carne ed ossa ma quando il rigore si stacca dal buon senso si chiama ottusità” ha detto ancora de Luca ricordando che, rispetto allo scorso anno, ci sono “settori economici che sono stremati”. “Ora si entra in una nuova fase che richiede rigore e buon senso. Dobbiamo guardare sempre di più al rilancio dell’economia e del lavoro – ha concluso – e per me questa è una linea improntata al buon senso”. Per De Luca, il problema vero da affrontare “quando entriamo in zona arancione è quello della movida. Dopo mezzanotte nessuno più per strada per almeno due mesi. Ma poi lo Stato italiano è in grado di garantire questa decisione? Per scelte politiche, negli ultimi tre mesi, il Paese è stato abbandonato a se stesso. Per me i ristoranti possono riaprire – ha dichiarato De Luca – ma dopo mezzanotte nessuno più per strada perché non dobbiamo dimenticare che abbiamo 400 morti al giorno”.

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    …..la solita roboante eloquenza magnificatoria di se e il solito scarico di responsabilità sugli altri. Bisognerebbe ogni tanto farsi un sano esame di coscienza e valutare quanto di quello che succede, se vero, dipende dai nostri comportamenti . I favoritismi e i privilegi ci sono stati e come, e lui per primo ne sa qualcosa, cosi come i ritardi nell’apertura del centro vaccinale a sala consilina e la sottovalutazione della gravità della pandemia . Capisco le preoccupazioni per le categorie sue preferite , commercianti, artigiani, professionisti, ma ricordi a se stesso ed agli altri che qieste categorie sono state abbondantemente aiutate . Ricordi anche questo signore l’abbandono delinquenziale in cui versano le zone interne, i deboli e gli anziani. Modestia e responsabilità, oltre alle capacità, sono le doti di un buon politico e lo invito ad esercitarle.

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